Vincenzo Italiano ha commentato la sconfitta della Fiorentina contro il West Ham nella finale di Conference League: le sue dichiarazioni.
La finale di Conference League, come quella di Europa League, non sorride alle squadre italiane. Dopo la sconfitta ai rigori della Roma contro il Siviglia, anche la Fiorentina si va battere dal West Ham. A Praga finisce 2-1 per gli inglesi per la seconda delusione dei viola nel giro di pochi giorni dopo aver mancato all’ultimo atto anche la vittoria della Coppa Italia.
C’è grande amarezza in casa Fiorentina per aver visto sfumare un altro trofeo dopo un’ottima prestazione. Nella finale di Conference League la viola avrebbe meritato ai punti rispetto al West Ham che però è stato molto cinico, sfruttando le poche occasioni avute a disposizione.
Come quella al 90′ quando, mentre il match sembrava avviarsi ai tempi supplementari, Paquetà ha trovato il corridoio giusto per servire in profondità Bowen che non ha sbagliato davanti a Terracciano. Una rete fatale per la squadra di Italiano che, dopo lo svantaggio sul rigore di Benhrama, aveva avuto la forza di rialzarsi col momentaneo pareggio di Bonaventura.
Fiorentina, Italiano può dire addio: “Dobbiamo parlare”
Una grande occasione persa per la Fiorentina che avrebbe potuto alzare il suo secondo titolo europeo, a distanza di tantissimi anni dalla Coppa delle Coppe del 1960/61. La bruciante sconfitta col West Ham invece fa ancora “piangere” la viola che resta a bocca asciutta in una stagione in cui è mancato pochissimo per renderla storica.
Il sentimento generale della squadra è rappresentato da Vincenzo Italiano, arrivato scuro in volto e molto abbattuto davanti ai microfoni di “Sky Sport” al termine della partita. Non è facile accettare questa sconfitta: “Fa malissimo perdere due finali giocate veramente bene. E’ un peccato e mi dispiace molto perché quella di stasera sinceramente non immagino di poterla finire in questo modo. Abbiamo giocato, avuto occasioni, pareggiato a un calcio di rigore che poteva ammazzarci e avuto anche la palla del vantaggio con Mandragora. I ragazzi sono distrutti non è una bella cosa”.
Nessun rimpianto però per le scelte di formazione: “Abbiamo messo in campo gli undici che ci hanno dato più equilibrio possibile, concesso poco e abbiamo avuto il pallino del gioco ma pagato due errori. Un rigore dubbio e un gol evitabilissimo, dove potevamo fare fallo dopo la palla contesa o scappare più velocemente all’indietro, ci castigano ma abbiamo giocato da squadra vera”.
I risultati però pesano e rischiano di indirizzare diversamente anche il suo futuro, al centro di tante indiscrezioni soprattutto sponda Napoli: “Il presidente è stato chiaro su questo. Come è successo l’anno scorso ci si vedrà e si parlerà del futuro, basta non ce altro da aggiungere. Come fanno tante squadre ci si siede e si parla serenamente di tutto, nessun problema”, ha ripetuto un paio di volte in modo inflessibile e quasi preoccupante dopo essere stato incalzato dall’inviata.