La redazione di TvPlay ha messo in campo quella che è la top 11, secondo i suoi talent, di questa stagione di Serie A 2022/23. Ci sono tante conferme, ma anche una interessante sorpresa.
Nella lista ovviamente ci sono tanti calciatori del Napoli che ha vinto uno storico Scudetto, il terzo della sua storia e primo senza Diego Armando Maradona. Andiamo ad analizzare i nomi da vicino.
Sono infatti cinque su undici i giocatori della squadra dell’ormai ex Luciano Spalletti e cioè Di Lorenzo, Kim, Lobotka, Osimhen e Kvaratskhelia. Nonostante la stagione sciagurata della Juventus troviamo due calciatori della squadra di Max Allegri e cioè Danilo e Rabiot. Completano la rosa calciatori delle milanesi e cioè Maignan del Milan e dell’Inter Lautaro, Barella e Dimarco. Proprio quest’ultimo è la grande sorpresa, in grado di far passare una stagione in panchina a Robin Gosens.
Maignan; Di Lorenzo, Kim, Danilo, Dimarco; Rabiot, Lobotka, Barella; Lautaro Martinez, Osimhen, Kvaratskhelia
Magic Mike arriva a pari punti in testa nella top 11 insieme al portiere campione d’Italia Meret e alla sorpresa Provedel che dopo uno sciagurato debutto ha tolto il posto a Maximiano, acquistato per fare il titolare, nella Lazio di Sarri. Il francese si prende il titolo di migliore per la media voto. A seguire troviamo Onana e Vicario a due voti e Carnasecchi a uno. Non prendono voti a sorpresa Szczesny e Musso.
Maignan era arrivato nel 2021 a Milano tra mille punti interrogativi e i musi lunghi dei tifosi rossoneri che non lo vedevano in grado di sopperire all’assenza di Donnarumma partito verso il Psg. Invece Mike ha vinto lo Scudetto al primo anno, cosa che non è riuscito a fare Gigio a Milano, da grandissimo protagonista. Quest’anno se l’è vista anche con un rognoso problema fisico, ma ha dimostrato ancora, grazie alla sua agilità e al suo senso della posizione, di essere tra i più forti al mondo. Per lui in Serie A quest’anno 22 presenze e 21 gol subiti.
Giovanni Di Lorenzo ha messo d’accordo tutti. Incredibile come sia l’unico ad aver preso, per il suo ruolo, l’unanimità dei voti. Nonostante a destra nel campionato italiano ci siano terzini di tutto livello, come Juan Cuadrado che invece vedremo nei flop, la copertina se la prende tutta lui.
Il classe 1993 ha compiuto un percorso incredibile. Il ragazzo infatti era riuscito a debuttare in Serie A addirittura a 25 anni con la maglia dell’Empoli. Dopo quella stagione arriva subito la chiamata sia del Napoli che della Nazionale di Roberto Mancini. Non che nelle stagioni precedenti non abbia fatto bene, ma vuoi il Covid e la lunga pausa della prima stagione, e una solidità non sempre espressa dal centrocampo davanti a lui ne hanno offuscato le seppur buone prestazioni. Non a caso però era tra i calciatori chiamati da Mancini a vincere Euro 2020 nell’estate del 2021. Quest’anno però è stato letteralmente perfetto. 36 partite e 3 gol.
Kim sfiora il record di Di Lorenzo, ma il nostro Enrico Camelio, che al centro ha scelto la coppia “romana” Casale-Smalling, fa saltare l’all in. Il difensore coreano però ha preso voti da tutti e nella nostra top 11 non è mai stato in dubbio.
E dire che era arrivato tra mille punti di domanda con il Napoli che l’estate scorsa aveva venduto Kalidou Koulibaly. Tutti erano convinti che l’avrebbe fatto rimpiangere e invece ha fatto ancor meglio del senegalese oggi al Chelsea. Kim è frutto del lavoro oscuro di quei direttori sportivi che seguono il calcio internazionale e sanno far affari. Un vero capolavoro che porta la firma di Cristiano Giuntoli. 35 presenze e 2 gol.
Danilo era difficile da lasciare fuori in questa top 11, centrale o terzino che si voglia. Lo schieriamo centrale dove ha preso 7 voti e si è meritato di affiancare il coreano del Napoli. Dietro di lui c’è Smalling della Roma, autore di una grande stagione, che di voti ne ha presi 4. Seguono a ruota Romagnoli con 3 e con 1 indicazione Casale e Baschirotto.
Danilo è stato il volto e l’anima della Juventus, non a caso si è guadagnato la fascia da capitano superando Alex Sandro e Juan Cuadrado che ne avevano diritto per anzianità considerando la quasi totalità delle partite passate fuori da Leonardo Bonucci. Partito come terzino a destra della difesa a quattro quando è stato necessario ha giocato addirittura in cabina di regia, ma il meglio l’ha fatto vedere come braccetto di destra della difesa a tre dove ha giocato anche a sinistra. Può giocare ovunque e lo fa ovunque con nota di merito. 37 partite e 3 gol.
Federico Dimarco si prende il ruolo di terzino sinistro e la concorrenza era agguerrita. Il terzino dell’Inter ha preso ben 6 voti, superando al foto finish un altro che ha fatto un grande campionato Carlos Augusto del Monza che ne ha presi 4. Nonostante la stagione di alti e bassi 2 voti li prende il sempre fresco ed evanescente Theo Hernandez del Milan con Mario Rui che ha vinto lo Scudetto e si prende il voto di Samuele Diodato.
Dimarco è una delle grandissime sorprese di questa stagione di Serie A e dell’Inter anche perché in Champions League è stato protagonista della galoppata verso Istanbul della squadra di Simone Inzaghi. Anche l’anno scorso aveva fatto bene, ma tornato definitivamente dall’infortunio Robin Gosens era logico lo mettesse in panchina. Il tecnico nerazzurro non l’ha potuto fare per la sua costanza nelle prestazioni. Ha giocato anche come braccetto di sinistra nella difesa a tre. 33 presenze e 4 gol.
Meglio di Nicolò Barella, 8 voti, troviamo solo Stanislav Lobotka a 10, come lui Adrien Rabiot. Il centrocampista dell’Inter si guadagna la palma di mezzala destra sorpassando Sergej Milinkovic Savic che invece di voti ne ha presi 5.
Questa è stata la stagione della consacrazione di uno dei più grandi talenti del calcio italiano. Nicolò ha dimostrato di saper dare sia di randello che di compasso. Tecnica, tattica ma anche muscoli e grinta è un calciatore dalle doti incredibili e che è destinato solo che a migliorare. Quest’anno ha compiuto 26 anni ed è nel pieno della sua carriera. All’Inter ha giocato la quarta e migliore stagione fino a ora. 35 presenze e 6 gol.
Non c’è centrocampista che abbia preso più voti di Stanislav Lobotka, ben 10. Dietro di lui seguono a ruota Adrien Rabiot e Nicolò Barella a 8 voti. A 5 troviamo Milinkovic Savic, mentre a 3 Zielinski, a 2 c’è Luis Alberto con Anguissa. Invece hanno preso 1 voto Koopmeiners, Samardzic, Matic e Frattesi.
Alzi la mano chi non ha detto, almeno una volta, durante i tre anni a Napoli “ma chi è Lobotka?”. E forse chi lo ha detto aveva anche ragione, perché le prime due stagioni e mezzo a Napoli, dal 2020 quando era arrivato dal Celta Vigo, erano state abbastanza deludenti. Quest’anno però il centrocampista classe 1994 di Trencic e titolare della nazionale slovacca è stato punto fermo del Napoli scudettato di Luciano Spalletti, dimostrando di essere un regista fortissimo. 37 partite e 1 gol.
Adrien Rabiot si propone come mezzala sinistra prendendosi 8 voti come colui il quale gioca sulla stessa riga dall’altra parte, Nicolò Barella. Meglio di loro due c’è stato solo Stanislav Lobotka del Napoli che ne ha presi 10. Dubbi non sembrano essercene.
Torniamo all’estate scorsa quando Paul Pogba torna in pompa magna a Torino e Adrien è stato praticamente ceduto al Manchester United vista l’abbondanza in mezzo che ha Max Allegri e il contratto in scadenza 2023. In rosa figurano infatti al momento Rovella, McKennie, Zakaria, Fagioli, Locatelli, Paredes e proprio Pogba. All’improvviso però proprio Allegri dice stop e lo ferma a Torino, fregandosene di poterlo perdere a zero, convincendolo a rimanere. Rabiot fa la migliore stagione in bianconero in assoluto, diventando colonna in mezzo al campo. Dopo che l’anno scorso non aveva segnato nemmeno una rete quest’anno ne fa 11 di cui 8 in campionato e ora andrà via facendo mangiare le mani ai tifosi bianconeri. 32 presenze e 8 gol.
Lautaro Martinez vince il ballottaggio davanti, perché due posti erano scontati, con Rafael Leao. L’argentino dell’Inter prende 7 voti mentre il portoghese del Milan ne riceve 11. Gli altri due ovviamente sono Kvaratskhelia e Osimhen.
E dire che la stagione di Lautaro non era iniziata molto bene. Il calciatore argentino ha sempre pagato quello di riuscire a fare cose straordinarie con anche però dei periodi di impressionante buio. Nonostante questo, pagando un Inter in grande crisi in campionato, ha segnato i suoi gol risultando sempre decisivo. Il classe 1997 di Bahia Blanca ha segnato tanto, miglior marcatore della squadra di Simone Inzaghi. 38 presenze e 21 gol.
Nessun dubbio, il centravanti è Victor Osimhen capocannoniere della Serie A e che ha ricevuto 14 voti. Tra le prime punte l’unico altro nella lista degli attaccanti dei nostri talent è Dia con 2 voti. Anche perché le altre prime punte al suo cospetto sono state davvero poca roba.
Ci ricordiamo ancora oggi quando arrivò dal Lilla per una cifra paurosa con tante polemiche nei confronti di Aurelio De Laurentiis che aveva preso un calciatore di non grandissima prospettiva. Nei primi due anni aveva segnato in Serie A una rete in meno di quante fatte quest’anno e qualche dubbio era emerso. Ma a Napoli tutti gli attaccanti diventano incredibilmente prolifici da Edinson Cavani a Gonzalo Higuain fino all’adattato Dries Mertens. Nomi incredibili, ma lui è riuscito a fare ancora di più. 32 partite 26 reti.
Kvaratskhelia è quello che ha fatto la differenza nel Napoli insieme a Osimhen e con lui è quello ad aver preso più voti in attacco cioè 11 rispetto ai 14 del collega di reparto. Come esterni, togliendo Lautaro a 7, troviamo Rafael Leao a 3, Felipe Anderson a 2 e 1 voto per Orsolini e Zaccagni.
“Kvara chi?”. A Napoli l’estate scorsa era partita una vera contestazione perché erano partiti giocatori tra i più forti per far arrivare gente meno conosciuta. Avevano salutato Insigne, Mertens davanti ma anche Fabian Ruiz e Koulibaly. Questo classe 2001 georgiano, osservato anche dalla Juventus prima della pandemia Covid, è arrivato a sorpresa dalla Dinamo Batumi dopo anni anonimi al Rubin. Eppure ha fatto la differenza per classe, rapidità e fantasia e anche molti gol oltre agli assist. 33 presenze e 12 gol.
Di seguito vi elenchiamo le scelte dei nostri talent in merito alla top 11 della Serie A 2022/23.
Matteo Fantozzi
Maignan; Di Lorenzo, Kim, Danilo, Carlos Augusto; Rabiot, Lobotka, Koopmeiners; Kvaratskhelia, Osimhen, Rafael Leao.
Vincenzo Maccarone
Onana; Di Lorenzo, Kim, Danilo, Dimarco; Lobotka, Barella, Rabiot; Osimhen, Kvaratskhelia, Lautaro Martinez
Rachele Scoditti
Carnesecchi; Di Lorenzo, Kim, Smalling, Dimarco; Anguissa, Rabiot, Barella; Lautaro, Osimhen, Leao
Samuele Diodato
Provedel; Di Lorenzo, Danilo, Kim, Mario Rui; Milinkovic, Lobotka, Rabiot; Felipe Anderson, Osimhen, Kvaratskhelia
Gianlorenzo Di Pinto
Provedel; Di Lorenzo, Romagnoli, Kim, Dimarco; Samardzic, Zielinski, Luis Alberto; Kvaratskhelia, Osimhen, Dia
Niccolò Matteucci
Maignan; Di Lorenzo, Smalling, Kim, Theo Hernandez; Matic, Milinkovic-Savic, Barella; Lautaro Martinez, Osimhen, Leao.
Enrico Camelio
Onana; Di Lorenzo, Smalling, Casale, Dimarco; Luis Alberto, Barella, Anguissa; Osimhen, Dia, Kvaratskhelia
Leonardo Zullo
Meret; Di Lorenzo, Romagnoli, Kim, Carlos Augusto; Lobotka, Barella, Frattesi; Felipe Anderson, Osimhen, Kvaratskhelia
Mariangela Damiano
Provedel; Di Lorenzo, Kim, Baschirotto, Danilo; Rabiot, Lobokta, Barella; Kvaratskhelia, Osimhen, Lautaro.
Tommaso Ferrarello
Maignan; Di Lorenzo, Danilo, Kim, Theo Hernandez; Barella, Lobotka, Milinkovic Savic; Zaccagni, Osimhen, Leao
Bruce
Vicario; Di Lorenzo, Kim, Smalling, Dimarco; Barella, Lobotka, Zielinski; Orsolini, Osimhen, Kvaratskhelia
Claudio Mancini
Vicario; Di Lorenzo, Kim, Danilo, Carlos Augusto; Milinkovic-Savic, Lobotka, Rabiot; Lautaro Martinez, Osimhen, Kvaratskhelia
Antonio Papa
Meret; Di Lorenzo, Danilo, Kim, Carlos Augusto; Rabiot, Lobotka, Milinkovic Savic; Lautaro, Osimhen, Kvaratskhelia
Giulia Giroldini
Meret; Di Lorenzo, Kim, Romagnoli, Dimarco; Lobotka, Zielinski, Rabiot; Lautaro, Osimhen, Kvaratskhelia
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