La Liga Spagnola si rifà il look: il campionato si appresta a effettuare un’operazione di rebranding che include anche il nuovo logo.
La Liga Spagnola è pronta al salto di qualità: non si tratta soltanto delle nuove regole per una possibile riforma del campionato, ma proprio di un rebranding che passa dalla nuova formula in grado dii accogliere e ampliare le possibilità di mercato. Il modello è quello inglese che dovrà avere una costante reference. Il tempo necessario sarà qualche anno per cercare di fare gli stessi utili e suscitare lo stesso interesse: la Spagna parte da buone basi come testimonia l’impegno di Real Madrid e Barcellona.
La Liga, tuttavia, è molto più di questo: deve essere un movimento costante che tuteli anche i più piccoli. Le realtà meno blasonate, ma non per questo meno degne di considerazione. L’impatto deve essere maggiormente cosmopolita: nuovi mercati aspettano con potenziali partnership da coltivare. Per questo l’esigenza della doppia elle vicino a Liga nel nuovo logo è fondamentale. Accorcia e garantisce. Il colore rosso fuoco servirà poi a dare l’impatto visivo necessario: l’appuntamento è già alla prossima stagione, quando cambierà ogni cosa per restare apparentemente tutto uguale.
La Liga Spagnola è pronta: al via il rebranding
Questo rebranding, però, avrà effetti sugli incassi immediati: introiti che serviranno a riqualificare il movimento per intero. Misure idonee per quegli stadi che non sono di proprietà ma servono a incentivare il panorama degli interessati. Una Liga per tutti, davvero, che potrà aprire le porte al progresso partendo dallo stile.
Il Barcellona si adegua dando l’esempio attraverso il salary cap: quello che si risparmia da una parte entra dall’altra. La nuova faccia della Liga è il biglietto da visita ideale per un campionato più inclusivo e meno complicato sul piano degli equilibri. Tra il dire e il fare ci sono di mezzo possibilità e risorse. Alla Federcalcio spagnola non manca nessuna delle due.