Il difensore della Lazio Alessio Romagnoli è tornato a brillare con la maglia capitolina: Mancini lo osserva.
E’ la stagione della rinascita. Alessio Romagnoli ha finalmente spiccato il volo e non vuole proprio fermarsi. Il gol che ha aperto le marcature ieri sera al Castellani di Empoli e consegnato alla Lazio il definitivo secondo posto in classifica suona tanto di ciliegina sulla torta di un annata veramente da ricordare.
In una squadra che ha centrato nuovamente la qualificazione alla Champions League dopo oltre 10 anni dall’ultima volta i meriti non possono che essere condivisi. La Lazio di Maurizio Sarri è una creatura speciale, con contorni e potenzialità ben delineate. Una formazione titolare che non ha da invidiare niente a nessuno e l’unico neo di una panchina non all’altezza. Ecco perché la società è già al lavoro per consegnare al tecnico toscano una squadra che possa competere anche sul fronte europeo senza disperdere energie preziose.
Ma in ogni caso il lavoro svolto da Sarri quest’anno è lodevole e ampiamente positivo. Il talento di certo non manca, ma il merito che viene dato al tecnico riguarda anche un pacchetto difensivo che, senza nomi altisonanti, si è dimostrato tra i migliori dell’intero campionato. Soltanto 30 reti subite e seconda miglior difesa della Serie A, alle spalle del Napoli campione d’Italia. Numeri che, da soli, certificano a pieno un certosino lavoro di solidità e compattezza.
Lazio, che stagione per Romagnoli
A guidare un reparto che è apparso quasi inscalfibile ci ha pensato proprio lui, Alessio Romagnoli. Una carriera da predestinato iniziata alla Roma e rallentata da giudizi pesanti e spesso affrettati una volta approdato al Milan. L’etichetta di ‘nuovo Nesta’ e il compito di dare solidità ad una squadra probabilmente tra le peggiori della storia recente rossonera. E’ dunque finito anche lui nel vortice delle difficoltà e quindi non ritenuto più all’altezza dal pressante ambiente milanista. Eppure la soddisfazione di vincere il campionato, con la fascia di capitano al braccio, se l’è tolta, dopo anni complicati e tanto amaro in bocca.
Romagnoli è stato poi scaricato e alla Lazio ha ritrovato il sorriso. Sarri gli ha affidato le chiavi della difesa e lui, con esperienza e maturità, è salito in cattedra e ha guidato uno dei reparti meno battuti non solo d’Italia, ma anche d’Europa. 34 partite e 2 gol in Serie A e tante prestazioni di grande livello. Il difensore classe ’95 manda un nuovo messaggio al CT Mancini, che lo ha ancora ignorato nelle convocazioni. Per il futuro anche lui si candida ad una maglia azzurra, per un nuovo domani che non ammette altri stop.