Sarri e Lotito, la Champions è realtà: il futuro, però, passa anche dalla programmazione. Molte cose ancora non tornano.
La Lazio torna in Champions League. Questo è il primo dato utile che suona come una sinfonia armonica nelle orecchie di Sarri che per un altro anno ha alzato l’asticella dei biancocelesti: il Sarrismo ha dato i suoi frutti. L’allenatore voleva aria nuova dopo l’esperienza alla Juventus ed è riuscito a ottenerla. Ora ha una squadra che pende dalle sue labbra. Essere in grado di fare necessità – e soprattutto virtù – non è semplice.
La Lazio torna in Europa, ma Sarri lancia l’allarme. Serve un intervento, immediato, sul mercato: queste sono le dolenti note. L’ex Juve ha chiesto a Lotito maggiore presenza. Occorre una Lazio dinamica e in grado di affrontare il doppio impegno: Sarri si è concentrato maggiormente sul campionato trascurando prima L’Europa League e poi la Conference. Questa scelta obbligata non dev’essere prassi: la Champions League è una vetrina troppo importante per sottovalutarla già dall’inizio.
Quindi la rotta è chiara: o si interviene immediatamente sul mercato e si fanno innesti mirati, oppure potrebbe scattare l’addio. Sarri ha più volte detto che nella Capitale sta bene, ma vuole lavorare a certe condizioni. In tal caso c’è anche la faida interna con il DS Tare – tra non detto e possibili ripercussioni – da gestire. Il punto ora, però, è un passo a due con Sarri. Lotito ha promesso al tecnico che ai giocatori ci pensa lui: “I primi innesti potrebbero arrivare già intorno al 20 giugno”, queste le parole rassicuranti di un Patron che non vuole rivivere l’epopea Inzaghi con una cena andata di traverso e la firma sul contratto non pervenuta.
Serve altro, in primis che Milinkovic Savic e Luis Alberto restino alla base. Insomma, qualcuno potrebbe essere sacrificato ma l’allenatore ha chiesto espressamente che lo zoccolo duro della squadra non sia smembrato. Ripartire insieme, davvero. Tra il dire e il fare, però, ci sono di mezzo le disponibilità di mercato: il Presidente ha garantito un massimale d’intensa, la speranza è che basti, perchè Sarri non intende aspettare oltre. L’ultimo confronto prima delle vacanze servirà a spazzare via ogni dubbio per poi tornare a fare certi discorsi in ritiro. Quando l’intesa fra tecnico, giocatori e Presidente deve tornare ad essere alle stelle. Per il momento il cielo biancazzurro è sereno all’idea di tornare ad ascoltare l’inno della Champions: l’importante è che non ci siano note stonate.
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