I tifosi della Roma protagonisti in negativo con l’arbitro Taylor: minacciato con gravi insulti il fischietto inglese, che vergogna
La madre degli idioti è sempre incinta. Quante volte abbiamo utilizzato questa frase per condannare gesti o atteggiamenti fuori luogo, inappropriati, anche e soprattutto nel mondo del calcio. Ed anche questa non fa eccezione.
Il limite è stato varcato ulteriormente, stavolta irrimediabilmente e non vi sono alibi o scuse per quanto accaduto. Gli strascichi della finale di Europa League sono ancora visibili, con i tifosi dei giallorossi che hanno individuato un solo ed unico colpevole per la mancata vittoria della competizione.
È l’arbitro inglese Taylor, reo, a seconda dei tifosi della Roma, di una conduzione di gara che avrebbe danneggiato la formazione di José Mourinho. Un rigore (dubbio) non concesso alla squadra, una gestione dei cartellini che può aver lasciato qualche perplessità hanno autorizzato una sorta di far west anche e soprattutto sui social.
E così l’arbitro inglese è stato letteralmente preso di mira. Hanno fatto il giro del mondo le immagini di una tentata aggressione all’aeroporto nei confronti del fischietto inglese – qualche strattone l’ha ricevuto – con moglie e figlia presenti e terrorizzate letteralmente, da parte dei tifosi romanisti presenti nello scalo ungherese.
Taylor nel mirino: i messaggi vergognosi dei tifosi giallorossi
Eppure sui social è davvero accaduto l’imponderabile. I soliti haters, i classici ed ormai famigerati leoni da tastiera che hanno come unico scopo nella vita quello di attaccare ed inveire, sono stati letteralmente protagonisti. Tanto, a proteggerli c’è pur sempre uno schermo di un pc e soprattutto l’anonimato di un nickname.
E così questi veri e propri criminali – perché definirli tifosi è decisamente fuori luogo – sui social si sono scatenati. A leggere i messaggi postati si resta senza parole, perché fanno rabbrividire. Si augura praticamente di tutto al povero arbitro Taylor; mali incurabili e non solo, perfino una dipartita dolorosa estesa ai suoi genitori e familiari fino ad una vera e propria resa dei conti in caso di nuovo incontro ravvicinato.
“Sei una me**a” è probabilmente il messaggio meno offensivo che si possa leggere, “metti piede a Roma e ti facciamo vedere l’inferno” si legge ancora da parte di questo sparuto gruppo di criminali, che non va assolutamente mischiato con i veri tifosi della Roma.
La Roma ha perso una finale ma a testa alta, finendo ko solo ai calci di rigore. I tifosi giallorossi dovrebbero essere solo orgogliosi di quanto fatto dalla loro squadra accettando semplicemente la sconfitta che, in uno sport, può e deve essere contemplata. Di certo non ha aiutato Mourinho, che nel postgara è apparso infuocato nei confronti dell’arbitro Taylor; ha inveito trascinandosi dietro di sé coloro che si professano tifosi della Roma.
Nel 2023 siamo ancora costretti a dover affrontare questi argomenti, per una situazione diventata davvero intollerabile. È necessario mettere un freno a tutto ciò, prima che si varchi definitivamente il confine andando alla deriva.