Istanbul sarà la fine dell’avventura nerazzurra per tanti giocatori dell’Inter. Anche uno degli eroi della semifinale, Edin Dzeko, ai saluti.
L’Inter fa i conti col presente, ma soprattutto col futuro. La stagione terminerà a Istanbul ma comunque vada ci sarà rivoluzione, specialmente nel reparto avanzato. In pratica ne resterà soltanto uno e chiaramente “l’highlander nerazzurro” non può che essere Lautaro Martinez.
La stagione dell’Inter è stata davvero particolare, quest’anno a dire il vero praticamente tutte le big hanno vissuto stagioni di montagne russe, tranne il Napoli, che invece a parte lo scossone Champions, ha mantenuto un’incessante ascesa. L’Inter di Simone Inzaghi invece si è vista tante e troppe volte sul ciglio del baratro. L’allenatore piacentino è stato dato per spacciato in almeno 2 se non 3 occasioni, quasi sempre alla vigilia di match di Champions League contro avversari importanti, ma sempre riuscendo a ricompattarsi e superare l’ostacolo.
Questi risultati, che hanno condotto fino alla finale, sono arrivati anche grazie a tanti gol e non solo di Lautaro Martinez. Romelu Lukaku si è finalmente ritrovato e negli ultimi mesi è diventato l’arma in più di Simone Inzaghi, Edin Dzeko ha fatto il suo specialmente nella prima parte della stagione, ma è stato anche l’uomo che ha aperto le marcature nell’euroderby di andata contro il Milan dopo appena 7 minuti. Non abbastanza però per restare sul carro nerazzurro in vista della prossima stagione, a quanto pare.
L’Inter cavalca il sogno di una vittoria in Champions League da sfavorita assoluta, ma al tempo stesso resta coi piedi per terra. Nonostante l’arrivo in finale sia stato galvanizzante per tutto l’ambiente, soprattutto da Simone Inzaghi al gruppo squadra, sembra evidente che nell’analisi a freddo ci sia grande lucidità e realismo.
La finale è un grande risultato ma per il futuro si cambierà praticamente tutto e con i calciatori in scadenza si guarderà soprattutto la carta d’identità. Ecco perché con ogni probabilità Edin Dzeko alla fine saluterà, cedendo alle lusinghe arabe. La mossa è avvalorata anche dal sì arrivato dal sostituto designato del bosniaco.
Sarà infatti il nuovo bomber della Nazionale di Roberto Mancini, il 24enne Mateo Retegui, a prendere il posto che lascerà l’attuale 9 nerazzurro. Sugli altri attaccanti invece la situazione è nota, Correa è ai margini del progetto e si spera di venderlo o quantomeno prestarlo. Su Lukaku invece occorrerà sedersi a parlare col Chelsea, ma le possibilità di trattenerlo sono piuttosto basse.
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