L’inchiesta Prisma ha aperto un ciclo di indagini che però non si fermerà soltanto alla Juventus, i dettagli sulle romane e sul Napoli.
Dal pomeriggio di ieri è scoppiata la bagarre sui social e non solo dopo la sentenza del processo alla Juventus. L’ultimo atto dell’inchiesta Prisma che, dopo le plusvalenze, aveva indagato e chiamato in giudizio il club bianconero anche per la manovra stipendi, ha messo la parola fine sui procedimenti a carico della Vecchia Signora. Adesso però si potrebbero aprire altre inchieste qualora i risultati che emergeranno dalle indagini di altre procure italiane porteranno alla luce evidenze di illeciti a carico di altri top club di Serie A.
Potrebbe essere un’estate bollente e non solo per il calciomercato. A rendere incandescente il clima ci sono infatti le procure che si sono messe a lavoro sia a Roma che a Napoli e non solo. La stagione della giustizia sportiva dunque potrebbe non essere finita qui, non con le sentenze ai danni della Juventus almeno. Inoltre da quanto emerge dai primi riscontri si sono attivate le procure di mezza Italia.
Si indaga quindi Bergamo, Genova, Udine, Bologna, Modena e Cagliari, ma la città che finora è decisamente più avanti è Roma, con annessa Tivoli. Il motivo è che si sta indagando per morivi differenti sia sulla Roma che sulla Lazio. La sede del club giallorosso infatti è stata perquisita e secondo quanto riporta il quotidiano Tuttosport sarebbero già stati inviati avvisi di garanzia all’indirizzo di Dan e Ryan Friedkin, oltre all’ex proprietario James Pallotta, ma anche sette dirigenti dell’attuale e della vecchia gestione, Pietro Berardi, Umberto Gandini, Guido Fienga, Mauro Baldissoni, Francesco Malknecht e Giorgio Francia.
Le posizioni di Lazio e Napoli
Dalla procura di Roma che si occupa dei giallorossi a quella di Tivoli che invece ha preso in carico di approfondire la situazione della Lazio. La procura di Tivoli infatti è quella competente per quanto riguarda i biancocelesti per passare al setaccio le operazioni effettuate con la Salernitana quando il club campano risultava ancora di proprietà del patron laziale Claudio Lotito.
A differenza della vicenda che ha riguardato il club bianconero però le procure di Roma e Tivoli hanno deciso di esaminare i documenti relativi non soltanto degli ultimi 3 anni come con la Juventus, bensì degli ultimi 5 anni. Risulta infatti essere questa la prassi consolidata laddove sussistano sospetti di condotte illecite e possibili reati fiscali.
Per quanto riguarda la posizione del Napoli invece la procura campana sta lavorando assieme alle autorità francesi per accertare la regolarità dell’acquisto di Victor Osimhen dal Lille. In particolare si sta cercando di fare luce sulla questione contropartite tecniche, i giovani Karnezis, Liguori, Manzi e Palmieri, che in Francia non si sono mai visti e sono finiti in campionati minori se non addirittura usciti dal mondo del calcio professionistico. Nello specifico la Guardia di Finanza ha proceduto a perquisire anche la sede della Turris (Serie C) a Torre del Greco per acquisire il contratto di Claudio Manzi.