Napoli, Luis Enrique è il preferito per la panchina: Sergio Busquets svela una qualità del tecnico spagnolo
La panchina del Napoli sta diventando un rebus quasi irrisolvibile; l’eredità che lascia Spalletti è pesantissima e De Laurentiis è alla ricerca del giusto tecnico per proseguire il progetto vincente iniziato proprio dall’allenatore di Certaldo con la conquista del terzo scudetto della storia.
Una serie di nomi sono stati accostati agli azzurri anche se in pole c’è Luis Enrique; il tecnico spagnolo è il preferito dal patron per la caratura internazionale ma anche per i trofei conquistati, in primis la Champions League che ADL sogna ad occhi aperti.
Portare a Napoli il tecnico spagnolo, però, è tutt’altro che una missione semplice; non è certo una questione economica, ma di progetto. Al momento sembra essere tiepido e servirà tutto il potere persuasivo del presidente De Laurentiis per provare a portarlo in azzurro. Luis Enrique accetterà solo se sarà davvero convinto di poter fare bene; qualche interessamento per lui è arrivato anche dalla Premier League ma non avrebbe problemi a restare fermo ancora un anno.
Un vero hombre vertical Luis Enrique, ma un “leader che illustra e spiega le cose bene” ha ammesso Busquets, mediano del Barcellona che in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha detto la sua sullo spagnolo. Il centrocampista è stato allenato dal tecnico sia al Barcellona, con una Champions League vinta, che nella nazionale spagnola.
E Busquets ha detto la sua anche sull’opzione Napoli per il tecnico. “Ha vinto il campionato ed in Champions League è arrivato fino ai quarti, ha messo molto in alto l’asticella con Spalletti e non è facile fare meglio ma anche raggiungere lo stesso piano” ha ammesso.
Insomma, eredità pesantissima quella lasciata da Luciano Spalletti. Se, però, dovesse essere fumata nera con Luis Enrique, De Laurentiis non si farebbe trovare impreparato; pronti i piani alternativi, in primis Vincenzo Italiano. Il tecnico della Fiorentina piace da tempo ad ADL; nel gennaio 2021 gli fece i complimenti personalmente, affascinato dal gioco offensivo che propone l’allenatore.
Italiano, alla guida della Fiorentina, è migliorato notevolmente ed utilizza un 4-3-3 molto simile a quello spallettiano. Dopo la finale di Conference League ADL potrebbe telefonare a Commisso e chiedere di lasciare libero il tecnico. Il piano C, invece, porta a Bologna, dove c’è Thiago Motta che pure nel post gara di Bologna-Napoli ha lasciato intendere come il suo futuro passerà attraverso un colloquio con il patron rossoblu. Resta sullo sfondo Sergio Conceiçao, attuale allenatore del Porto.
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