La Lazio gode, ma Sarri punge Lotito: prove tecniche d’addio?

Il tecnico biancoceleste parla del futuro ma lo fa in modo diretto e senza fronzoli, tanto che il patron potrebbe non aver gradito

La Lazio ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissata, la Champions. La ciliegina è stata senza dubbio il secondo posto con la possibilità di andare a giocare la nuova Supercoppa e contendersela con Napoli, Inter e Fiorentina. Ma c’è qualcosa che brucia o che inizia a bruciare. E’ l’ambizione di Maurizio Sarri che dopo la partita parla in modo inequivocabile di pretendere una squadra ancora più forte e lo chiede in maniera esplicita a Lotito.

Sarri futuro
Il tecnico della Lazio Maurizio Sarri (Tvplay.it)

Il tecnico non lo fa in maniera polemica, ma in modo chiaro ed esplicito, soprattutto quando dice “servono giocatori forti”, anche perché per fare il salto di qualità vero serve “andare in Champions per tre o quattro anni consecutivi”. E se accadrà questo, allora sì che la Lazio potrà crescere non solo tecnicamente ma anche dal punto di vista finanziario, con la possibilità concreta, a quel punto, di poter acquisire giocatori forti ma anche di trattenerli.

Per il presidente Lotito la pressione aumenta

Le parole di Maurizio Sarri non servono da interpretare anzi sono piuttosto chiare e dirette: “Sul futuro sentiamo le idee di tutti e se c’è sintonia si va avanti come lo scorso anno. Lasciare la Lazio? Non ho intenzione di farlo, ma neanche di accettare condizioni che non mi stanno bene; questa eventualità però è estremamente remota in questo momento. So che il presidente non farà follie, ma questo fa parte della storia della Lazio. Desideri? Primo assalto a De Bruyne, poi staremo a vedere (ride n.d.r.). C’è da mettere insieme esigenze tecniche ed economiche. Occorre fare la Champoions per tre o quattro anni consecutivi per fare il salto di qualità”.

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Il tecnico della Lazio Maurizio Sarri che festeggia con i suoi giocatori (Tvplay.it)

Ora la Lazio giocherà l’ultima gara a Empoli e poi sia Sarri che Lotito si vedranno per programmare il futuro e la prossima stagione, anche perché, come chiede Sarri, c’è necessità di sapere “chi resta e chi va via“, ma non a luglio, bensì adesso. Una fretta che potrebbe anche innervosire il patron Lotito, di solito abituato a fare le cose con una cadenza e possibilità ben precise. E questo Sarri lo sa bene, ma gli basterà stavolta? Si vedrà, di sicuro sarà un’estate molto particolare potrebbe essere anche rovente.

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