La Juve ha trovato l’accordo per il patteggiamento sulla manovra stipendi: tutta la verità e i possibili scenari per la squadra bianconera.
I tifosi stanno aspettando con ansia di conoscere il destino della Juve, quest’anno penalizzata di dieci punti per il caso plusvalenze. Ora però c’è da affrontare l’altro filone del processo sportivo, quello legato alla manovra stipendi. In questo però il club bianconero avrebbe raggiunto l’accordo per il patteggiamento che, se confermato, cambierebbe le carte in tavola.
Sono ore febbrile in casa Juve che nei prossimi giorni conoscerà di che “morte dovrà morire”. Non è ancora però tutto perduto per i bianconeri che, nonostante siano ormai fuori dalla corsa Champions League, teoricamente classifica alla mano avrebbero il posto garantito in una delle altre due coppe europee.
Il problema è capire se la squadra andrà incontro ancora a nuove penalizzazioni o dure punizioni da parte della UEFA. Per capire gli scenari che potrebbero verificarsi Free.it ha intervistato l’avvocato Afeltra, uno dei massimi esperti e ed esponenti in fatto di diritto sportivo. La certezza è che la svolta è vicina e ci sono anche alcune possibili conseguenze da escludere.
Tutti si stanno domandando cosa significhi per la Juve patteggiare con la FIGC anziché aspettare il responso naturale del processo. Una mossa che mette in una posizione più favorevole la società soprattutto all’occhio della UEFA. La cosa più importante per i bianconeri infatti è cercare di salvaguardare l’accesso in Europa, conquistato sul campo, per il prossimo anno.
Per fare chiarezza su questa eventualità ci ha pensato l’avvocato Afeltra: “Il patteggiamento è la decisione più giusta per poter chiudere definitivamente con questa stagione agonistica ogni debito con il passato. Non è una ammissione di colpa o di responsabilità ma consente ad entrambe le parti di trovare l’accordo rispetto a una sanzione. Una rinuncia a chiedere una sanzione più importante, l’altra rinuncia a chiedere l’assoluzione e si crea una misura intermedia”.
L’effetto principale è che si elimina il rischio di un’esclusione dall’Europa: “La Juve patteggia una sanzione pecuniaria. Il provvedimento incide sotto il profilo amministrativo e non tecnicamente disciplinare: la sanzione amministrativa non può riverberarsi in sede europea e Mondiale con la esclusione della società dalle coppe. Questo perché la Juventus con una sanzione amministrativa, mantenendo definitiva la penalizzazione di 10 punti per l’altra vicenda correlata, ha diritto di partecipare a una coppa europea. Sia essa Europa League o Conference League. Non può essere esclusa dalla UEFA in diretto e conseguente elemento rispetto al conseguente provvedimento emesso dalle Federazioni Nazionali”.
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