Mario Balotelli è protagonista dell’ennesimo fallimento della sua carriera: come è finita la prima stagione negli svizzeri del Sion.
Per molti può suonare strano ma Mario Balotelli è ancora un calciatore professionista anche se ormai gioca da qualche anno nei campionati minori. In questa stagione ha giocato con gli svizzeri del Sion dove è stato protagonista dell’ennesima delusione della sua carriera. Un finale amaro per Super Mario che rischia di andare incontro a una grandissima umiliazione a livello sportivo.
A 32 anni, saranno 33 il prossimo agosto, Balotelli non pensa al ritiro e ha detto di essere pronto a giocare ancora per un po’ di tempo. Il suo futuro però, come ogni estate che si rispetti, è un grosso punto di domanda a maggior ragione dopo quello che potrebbe subire il Sion. In Svizzera l’attaccante italiano sperava di confermare le buone impressione lasciate in Turchia (all’Adana Demirspor) ma ha perso la scommessa.
Il classe ’90 non sa stare troppo lontano dall’Italia e la nostalgia di casa l’aveva convinto ad accettare l’offerta del club biancorosso di cui inevitabilmente è diventata la stella. Purtroppo per i i tifosi però è brillata poco e la squadra ha risentito tantissimo dello scarso apporto dato alla causa perché c’erano molte aspettative nei suoi confronti nonostante la flessione del recente passato.
Non poteva chiudersi peggio la prima stagione di Mario Balotelli al Sion che ha chiuso all’ultimo posto il campionato svizzero. Un risultato mortificante per una squadra in caduta libera e sconfitta nelle ultime cinque partite. Nel week-end è arrivata la resa definitiva contro il San Gallo, vittorioso per 4-0 contro la squadra allenata da Tramezzani.
Il fatto più significativo è che il crollo del Sion sia stato visto soltanto da lontano da Mario Balotelli, assente nelle ultime tre partite della Super League. Il classe ’90, autore di appena sei gol, è fuori per infortunio e non ha nemmeno potuto cercare di aiutare i compagni. La speranza è che riesca a tornare disponibile in tempo per la spareggio promozione/retrocessione.
La società biancorossa infatti ha ancora un’ultima chance per evitare di finire in seconda divisione. Per farlo dovrà vincere nel doppio confronto con il Lausanne Ouchy, arrivato al terzo posto in Challenge League dietro a Lausanne e Yverdon che sono già sicuri della promozione nella massima categoria (dall’anno prossimo a 12 squadre). Uno scontro da brividi per provare a salvare la faccia e la dignità anche da parte dell’azzurro, ancora in dubbio per le gare in programma il prossimo 3 e 6 giugno.
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