De Laurentiis sceglie Stefano Vicario come regista della Festa Scudetto del Napoli. Un vero e proprio format che andrà in scena su Rai2.
Aurelio De Laurentiis pensa al dopo, ma chi crede che lasci qualcosa al caso sbaglia a fare i conti. La questione allenatore è già quasi risolta, anche se i tifosi non lo sanno, il Patron partenopeo ha già contattato due o tre nomi buoni. Il più quotato – al momento – è Luis Enrique, ma attualmente non è la priorità della squadra Campione d’Italia. Sembra assurdo, ma ADL ha dovuto ingaggiare prima un nome più importante.
In ballo c’è la Festa Scudetto del Napoli e quello deve essere l’obiettivo principe nell’immediato: dovrà risultare un format indimenticabile. Non solo una serata, ma un evento da proiettare in tutte le salse appena sarà possibile. Non solo la diretta, ma l’idea è anche quella di fare – successivamente – dei DVD celebrativi: una manifestazione simile ha bisogno del migliore sulla piazza, per quanto riguarda la televisione. Un regista professionale, affidabile e incredibilmente talentoso.
Aurelio De Laurentiis e Stefano Vicario, l’accoppiata vincente: perché ADL ha scelto il regista romano
In due parole: Stefano Vicario: figlio d’arte, pratica la regia grazie al padre Marco Vicario del quale ha fatto l’aiuto regista agli esordi. Ora di obiettivi sotto gli occhi e sotto i ponti ne sono passati tanti. Stefano Vicario non è solo una certezza, bensì un’eccellenza. Basti pensare che gli ultimi spettacoli di Roberto Benigni, in dotazione alla televisione, sono stati diretti da lui. Un uomo di cinema, televisione, con una formazione teatrale.
Questa sua poliedricità ne ha fatto una rarità nel settore. Molti lo ricordano per “Avanti un altro” e “I Cesaroni”, ma il direttore ha saputo abbandonare la propria comfort zone per dedicarsi a qualcosa di più complesso e profondo. Come, appunto, la regia di eventi unici. La Festa Scudetto del Napoli era attesa da più di 30 anni. 33 per la precisione. Un documentario su questo era d’obbligo: lo faranno in molti, ma intanto la bandierina d’apripista ce la mette Vicario. Che non è poco, anzi – nel settore audiovisivo – è tutto.
