Max Allegri ed il futuro alla Juventus: il tecnico “apre” all’arrivo di Cristiano Giuntoli, la psizione della dirigenza sul tecnico
Quale futuro per Max Allegri? È la domanda che si pongono tutti, perché il futuro del tecnico è una delle grandi incognite in casa Juventus. L’allenatore è concentrato solo sul finale di stagione che potrebbe portare i bianconeri in Europa – ma non in Champions League – nonostante la penalizzazione di 10 punti subita per il caos plusvalenze.
“Del futuro parleremo solo dopo il 5 giugno” ha spiegato Allegri in conferenza stampa, lasciando indicare come la concentrazione massima sia sul Milan e sulle ultime due gare di campionato. Il confronto a fine stagione, quindi, si preannuncia interessante e soprattutto senza esclusione di colpi di scena.
John Elkann, infatti, potrebbe chiedere al tecnico di farsi da parte, l’idea di una parte della dirigenza dopo il finale di stagione, con la squadra che si è quasi sgretolata. Un’eventualità che al momento Max Allegri non prende in considerazione. Il tecnico, in conferenza, l’ha detto a chiare lettere; ha un contratto di altri due anni ed è pronto a pianificare il futuro.
Allegri “apre” a Giuntoli: il vertice e la posizione di Elkann
A scanso di equivoci, ha anche espresso a chiare lettere come sia un tecnico aziendalista, pronto a collaborare con tutti per il bene della Juventus. Un messaggio diretto a Cristiano Giuntoli, il ds in pectore, pronto a sbarcare a Torino non appena ADL lo libererà dal suo vincolo al Napoli.
Un messaggio diretto anche ad Elkann ed alla proprietà; Allegri non ha gradito l’essere stato escluso dalla scelta del nuovo direttore sportivo ma al contempo è pronto a collaborare senza creare ostacoli. Il tecnico, peraltro, sa benissimo come Giuntoli non avrà come missione principale farlo fuori, ma costruire una Juve vincente per il futuro e soprattutto sostenibile.
La collaborazione, quindi, concetto fondamentale per il prosieguo dell’avventura in bianconero tra le due parti, con Allegri che si giocherà il suo futuro alla Juve. Sa di avere una parte della dirigenza a favore ma anche un’altra metà che non lo vorrebbe più.
Il vertice con Elkann sarà fondamentale per capire anche come si costruirà la Juve del futuro, e soprattutto la posizione del tecnico, se sarà delegittimato e, magari, ridotto anche il suo raggio d’azione. La diplomazia sarà l’arma a favore di Max che dal 5 giugno in poi si giocherà il suo futuro in bianconero.