Il pomeriggio da sogno di Reus finisce in lacrime: la Bundesliga se l’aggiudica il Bayern Monaco all’ultima giornata.
Finisce malissimo il pomeriggio da sogno di Marco Reus, in cerca della prima Bundesliga della sua carriera: in una stagione difficile, il Bayern ha cambiato allenatore in corsa, esonerando Nagelsmann per assicurarsi Tuchel prima di tutti.
Poi sono arrivati i guai: l’eliminazione dalla Champions e il tracollo in campionato, che è valso il sorpasso dei gialloneri. All’ultima giornata doveva vincere il Dortmund per assicurarsi il titolo numero nove della sua storia.
Pomeriggio di lacrime
Invece Hanche-Olsen sigla la rete del vantaggio al quarto d’ora per il Mainz, poi, quattro minuti dopo, i padroni di casa guadagnano un rigore che Haller si fa parare da Dahmen.
Al 24′ ancora i biancorossi, già matematicamente salvi, con Onisiwo che raddoppia. I ragazzi di Terzic, completamente in bambola, rischiano di prendere anche il tris nel secondo tempo con il gruppo di Svensson che centra un palo pieno.
A ravvivare la gara ci pensa l’ingresso di Giovanni Reyna, che in uno splendido uno – due, serve a Guerreiro il pallone che vale la rete che permette di accorciare il risultato.
Sull’altro campo, però, segna il Bayern a Colonia, poi si ferma il mondo. Il pareggio dal dischetto di Ljubicic catapulta di nuovo in vetta i gialloneri.
Si fa festa a Dortmund e si smette di pressare alto: i ragazzi di casa non rinunciano ad attaccare, ma smettono il forcing, in attesa di notizie. Hummels di testa si divora la rete del pareggio, poi una notifica pietrifica Gelsenkirken.
Musiala entra in campo all’85 e con un colpo da biliardo porta avanti i suoi a tempo quasi scaduto: il Bayern è campione di Germania per l’undicesimo anno consecutivo. Inutile la rete del pari di Sule a recupero finito che fissa il match del Borussia sul 2-2.
Sugli altri campi, Grifo si vede sfuggire la Champions League fra le mani dopo la sua rete del vantaggio in casa del Francoforte: i padroni di casa, infatti, hanno siglato due reti fra l’83’ e il 91′ con Kolo Muani e Dina Ebimbe, che ha permesso ai biancorossi di qualificarsi in Conference League.
In Champions, invece, ci va l’Union Berlin, che segna a dieci dalla fine con il fratellino di Sami Khedira. Raggiunge quindi le due in lotta per la vittoria del campionato e il Lipsia, terzo e già matematicamente qualificato, che batte lo Schalke 4-2 condannandolo di nuovo alla retrocessione assieme all’Herta Berlino che da ultimo aritmeticamente vince a Wolfsburg ed esclude i lupi da tutte le competizioni europee.
Ringrazia il Leverkusen, che arriva sesto seppur cada rumorosamente per 3-0 contro il Bochum, che si salva assieme all’Augsburg. Non va oltre il pareggio lo Stoccarda, con il suo ex mister Pellegrino Matarazzo, oggi all’Hoffenheim, che li condanna ai playout.
Gli ultimi verdetti li sapremo a breve: fra una settimana i rossi affronteranno una fra Heidnheim e Amburgo per giocarsi la permanenza. Poi il 3 giugno il Lipsia chiuderà la stagione nella finalissima di coppa di lega contro il Francoforte. Se questi ultimi vinceranno, sarà Europa League, mandando in Conference il Bayer 04, altrimenti sarà il contrario.
VERDETTI
Campione di Germania: Bayern Monaco
In Champions League: Bayern, Borussia, Lipsia e Union Berlin.
In Europa League: Friburgo e Leverkusen (Questi ultimi in Conference se il Francoforte vince la Coppa).
In Conference League: Francoforte (Ma si qualificano in Europa vincendo la Coppa di lega).
Ai Playout: Stoccarda
Retrocesse in Serie B: Schalke04 e Herta Berlino.