Mario Balotelli e la “sua” finale di Champions League: i ricordi con Inter e Manchester City ma anche lo scudetto del Napoli ed il legame con la città
La finale di Champions League è, per cert versi, la “sua” finale. Di fronte Inter e Manchester City che hanno rappresentato le tappe più importanti della carriera di Mario Balotelli. E così SuperMario che sul campo è impegnato a salvare il Sion dalla retrocessione nel campionato svizzero, ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha espresso le sue sensazioni.
L’aria svizzera gli deve aver regalato l’essere neutrale. “Mi siederò al centro dello stadio, tanti gli inviti che ho ricevuto” ha spiegato, ammettendo come il cuore sia diviso a metà. Gli piacerebbe potessero trionfare entrambe, il che vuol dire che certamente, comunque vada a finire il match, sarà felice.
L’Inter in finale di Champions League è anche una rivincita per il calcio italiano, fin troppo snobbato. “Le nostre squadre si fanno valere” ha sostenuto l’attaccante, ammettendo di essersi divertito nel guardare la finale di Coppa Italia tra Inter e Fiorentina, un match di alto livello dal punto di vista tecnico.
Nell’analisi della gara, SuperMario ha sottolineato come sia in grande forma l’Inter, con molti calciatori nella rosa in grado di fare la differenza. manco a dirlo, il suo focus si sofferma sull’attacco. “Bellissimo il secondo gol di Lautaro contro la Fiorentina, il mio amico Dzeko fa la differenza ma guai a trascurare Lukaku“.
Il City, però, è la grande favorita per la vittoria della Coppa. Balotelli riconosce il grande calcio espresso dai Citizens ma al contempo sostiene come sia efficace anche quello di Inzaghi. Ed ha una convinzione; “in finale, in gara unica, è meglio partire da sfavoriti“.
SuperMario, peraltro, la Champions League l’ha alzata al cielo con la maglia dell’Inter nel 2010. Ed i ricordi sono ancora vivi nella sua mente. “Fu una meravigliosa esperienza, mi sentitti protagonista con la rete al Rubin Kazan ed ho i brividi a pensare la coppa alzata al cielo” ha ammesso.
Anche al City, con la vittoria del titolo nazionale, ha ricordi bellissimi, soprattutto con Dzeko, il suo partner d’attacco con cui aveva un feeling speciale e con i tifosi, che gli regalarono un coro ad hoc. E nei Citizens c’è Haaland, un “cecchino formidabile“, anche se sarà apertissima la gara contro l’Inter.
Dai nerazzurri al Napoli Campione d’Italia, parole d’elogio per gli azzurri. “Sono legato alla città ed ho gioito per il titolo. Ha strameritato la formazione di Spalletti e la città è sempre con me grazie a mia figlia“. Ed il bomber degli azzurri è Victor Osimhen, “un ragazzo unico che sa fare tutto in campo”. E se i numeri sostengono come sia Haland il migliore al mondo, per SuperMario, che intravede nel nigeriano lui nei momenti di maggiore lucentezza, è solo una questione di gusti.
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