Zaccheroni, il risveglio dal coma: le prime parole dell’ex allenatore

Alberto Zaccheroni si è finalmente risvegliato dal coma e si sta rimettendo dopo l’incidente domestico di febbraio. La sua prima intervista.

Il mondo del calcio italiano e non solo è stato per mesi col fiato sospeso per le condizioni di salute di Alberto Zaccheroni, che ora fortunatamente si è risvegliato. L’ex allenatore di Udinese, Milan, Inter e Lazio, ma anche della nazionale giapponese, aveva avuto un incidente nella sua abitazione a Cesenatico, la sera dello scorso 10 febbraio. Ora fortunatamente il 70enne sta molto meglio ed è stato in grado di rilasciare un’intervista in cui racconta i dettagli, in alcuni momenti anche in maniera piuttosto cruda e diretta, di quello che gli è capitato.

Alberto Zaccheroni. (ansa-tvplay) 20230526
Alberto Zaccheroni. (ansa-tvplay)

Tutto è iniziato con una caduta a seguito di un malore, in cui però Zaccheroni batté molto forte la testa e rimase gravemente ferito. Dopo essere stato prontamente soccorso l’ex allenatore era stato trasportato in ambulanza all’ospedale Bufalini di Cesena, con successivo ricovero in prognosi riservata nel reparto di rianimazione.

È stata mia moglie Fulvia a trovarmi. Ero accasciato a terra in fondo alle scale in un lago di sangue – racconta Zaccheroniavevo la testa aperta e un occhio fuori dall’orbita. Sono vivo per miracolo e del mese in terapia intensiva non ho alcun ricordo“.

Zaccheroni e la nuova vita dopo aver visto la morte in faccia

La ricostruzione esatta non si saprà mai dal momento in cui Zac era solo nel momento in cui è caduto dalle scale. “So solo quello che mi è stato raccontato da mia moglie, ma lei era al piano terra. Sono caduto per una decina di gradini, ma lei è arrivata subito perché ha sentito le mie urla. Posso solo immaginare quanto si sia spaventata“.

Arrigo Sacchi e Alberto Zaccheroni. (ansa-tvplay)
Arrigo Sacchi e Alberto Zaccheroni. (ansa-tvplay)

L’ex allenatore campione d’Italia col Milan ha anche subito un’operazione ed il periodo di riabilitazione non è stato facile. “Era necessario effettuare un intervento per ridurre l’emorragia – dice ZaccheroniAdesso ho una grossa cicatrice sulla testa per ricordarmelo. Ero intubato e avevo il sondino. Senza girarci troppo intorno, ho davvero rischiato la vita. La botta è stata tremenda, ma il vero sollievo è non aver riportato danni cerebrali“.

Dopo essere stato in coma ed aver affrontato la riabilitazione, Alberto Zaccheroni ora sta cercando piano piano di ricominciare a vivere, ma non sarà semplicissimo. “Ho perso due diottrie ad un occhio, ma considerando il danno iniziale direi che è decisamente il male minore. Mi è stata ritirata la patente perché dovrò sostenere dei test per riottenerla e attualmente ho ancora qualche deficit con la memoria a breve termine“.

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