Romelu Lukaku ha svelato un curioso retroscena riguardo a suo figlio: in quale squadra esulta come Cristiano Ronaldo dopo un gol.
Nonostante abbia saltato gran parte della stagione, Romelu Lukaku si sta riscattando negli ultimi mesi. Nelle partite importanti, come nella finale di Coppa Italia, è considerato la riserva di Dzeko ma sta comunque offrendo il suo contributo per l’Inter. Nel frattempo, fuori dal campo, è stato protagonista di un’intervista molto intima dove ha parlato anche della sua vita privata.
Nel corso della sua carriera Lukaku è stato sempre molto riservato riguardo agli aspetti esterni dal calcio ma a 30 anni si è voluto aprire anche su questi argomenti. Ormai quasi tutti i calciatori sono diventati personaggi pubblici che, attraverso i social, documentano in prima persona anche la loro quotidianità.
I tifosi dell’Inter e i suoi fan però, prima delle sue inedite dichiarazioni, conoscevano poco del lato umano di Big Room come per esempio il fatto che avesse due figli. Una notizia, svelata pubblicamente per la prima volta, che si porta dietro alcuni curiosi retroscena legati proprio alla sua famiglia.
Nel mondo del calcio ci sono sempre di più figli d’arte che sono riusciti a seguire le orme di loro padre. Fin da piccoli infatti la maggior parte cresce col pallone tra i piedi cercando di imitare il proprio genitore e certe volte riesce a realizzare il suo stesso sogno. Lo stesso che molto probabilmente avrà il figlio di Lukaku che gioca nel settore giovanile di una squadra di Serie A.
Romelu Lukaku è uno dei protagonisti del documentario “One for All”, realizzato da Prime Video, dove i grandi campioni si raccontano a cuore aperto svelando i segreti del successo tra cui il rapporto con i loro affetti. I più importanti per l’attaccante sono i due figli: “Romeo ha quattro anni e Jordan uno. Sono le persone più influenti nella mia vita e mi fanno mettere le cose in prospettiva. Quando torno a casa, non posso essere scontroso come lo ero prima dopo una sconfitta”.
Un legame speciale soprattutto con Romeo: “Mi fa molte domande. A volte torno a casa e lui inizia a parlarmi di Achraf Hakimi. Sa che prima era mio compagno di squadra, siamo rimasti amici ma ora gioca al PSG. A volte mi chiede se posso chiamarlo per farlo parlare con Mbappé. Sono momenti divertenti e mi rivedo molto in lui. Gioca nelle giovanili dell’Inter e quando segna esulta come Cristiano Ronaldo. Lo trovo fantastico, anch’io quando ero piccolo esultavo come Ronaldo (il brasiliano) agitando il dito”.
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