Diritti tv, ancora nessuna quadra. Le trattative entrano nel vivo, ma non sembra esserci accordo: De Laurentiis sugli scudi.
I diritti tv restano un capitolo aperto, ma a chiudere non sono certo le polemiche. In primis perchè quello che dovrebbe essere consequenziale, in realtà, è più complicato del previsto: urgono nuovi accordi con altrettante specifiche, ma quali? Se lo cominciano a chiedere i club di Serie A da quando è uscito il bando ufficiale che permetterà ai partner di concorrere per accaparrarsi l’esclusiva. Ammesso che, in merito a questo tema, abbia ancora senso parlare di esclusività perchè il sentore è quello di coinvolgere più realtà.
Persino il Multiverso è stato messo in discussione. Le possibilità sono molteplici, ma a tenere banco per adesso è qualcosa che non torna: gli accordi fra club dovrebbero essere alla base di ogni trattativa. L’Assemblea di Lega, però, ha messo in evidenza uno scalpore che forse non ci voleva: De Laurentiis è quello più scettico che denigra – come aveva fatto in passato – la possibilità di ricorrere ai fondi. Non molto tempo fa, in merito all’eventualità di far riferimento a nuovi fondi d’investimento, aveva chiesto aiuto ad Andrea Agnelli per far sì che questo concetto non passasse nelle riunioni generali.
In cambio ADL avrebbe dovuto prendere tempo sulla Superlega. Situazioni e retroscena emersi in una puntata di Report, in cui il Presidente del Napoli ammise di essere contrario alla nuova competizione, ma aveva – in quel frangente – usato (testuali parole dall’intervista) il Patron bianconero per bloccare la questione dei fondi. Ora il Presidente bianconero non c’è: è cambiato per ovvi motivi. Allora ADL si scaglia contro De Siervo.
L’Amministratore Delegato della Lega Serie A si è detto favorevole all’eventualità dei fondi. A quel punto il Presidente del Napoli è sbottato: “I fondi fanno il loro lavoro – avrebbe detto in un’accesa discussione – siamo noi che stiamo svendendo il calcio perchè non lo sappiamo amministrare”. Parole che hanno fatto molto rumore, ma De Siervo bolla tutto come una “fantasmagorica” uscita di De Laurentiis. Ovviamente la calma piatta non regge, come non è credibile la posizione diplomatica di De Siervo. Qualcos’altro bolle in pentola. La figura dell’advisor e la suddivisione dei pacchetti restano aspetti chiave nella corsa ai diritti tv che somiglia sempre più a un parapiglia.
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