Kulusevski e la Juventus, un amore mai sbocciato: girato in prestito al Tottenham non ha reso come in passato. I numeri.
La Juventus deve rimettere insieme i pezzi: quando svuoti un cassetto, per vedere se c’è ancora spazio per qualcosa, capisci che esiste una dimensione inesplorata – tra ricordi e possibilità – con cui bisogna fare i conti. In questo limbo vegeta – tra gli altri – lo svedese Dejan Kulusevski. Preso tre anni fa dal Parma. dove aveva espresso le sue migliori qualità, con aspettative altissime. A Torino non ha reso lo stesso, eppure il suo valore di mercato sembra essere incredibile.
Arriva al Tottenham su suggerimento di Antonio Conte, nell’operazione che porta agli Spurs anche Rodrigo Betancur. 60 milioni di euro che potevano (e forse dovevano) essere spesi diversamente. Il senno del poi aiuta sempre tutti, ma quello che doveva essere il futuro è già – purtroppo o per fortuna – il presente. La Juventus deve decidere cosa fare: il centrocampista è in Premier con il prestito oneroso abbinato all’obbligo di riscatto.
Kulusevski, il futuro è un rebus: cosa farà la Juventus?
La Vecchia Signora si attacca agli accordi presi e spera di vedere quanto prima la restante parte dei soldi degli Spurs. 35 milioni di euro che, in una situazione come quella della Vecchia Signora, non sono certo pochi spiccioli. Tuttavia, gli equilibri sono cambiati e la compagine britannica potrebbe anche evitare il riscatto. L’accordo recita che gli Spurs devono procedere soltanto in caso del raggiungimento degli obiettivi: significa che, se la squadra non arriva in Champions League, lo svedese torna alla Continassa.
Elemento che certamente è più un peso che una consolazione per Allegri, il 23enne non è mai entrato nelle grazie del tecnico toscano. Dalla parte del giovane non sono neanche i numeri: alla Juventus vanta 74 presenze, per un totale di 3705 minuti giocati, con 9 gol e 10 assist. Al Tottenham, se possibile, le cose vanno ancora peggio: 56 presenze, 7 gol e 16 assist in Premier League. L’attenuante restano i minuti giocati, leggermente di più: 3743.
Tra Continassa e Training Centre
Ci sarebbe, poi, un altro aspetto che fa vacillare la Juventus e di conseguenza anche il Tottenham: i problemi fisici. Il ragazzo accusa spesso fastidi alla coscia, risentimenti che l’hanno messo fuori causa al cospetto di partite importanti. In particolare in Europa. Pertanto, prima di investire (ancora) su uno così occorre pensarci bene: il Tottenham lo sta facendo, ma la palla passa ancora una volta alla Juventus. Stavolta è un pallone che scotta, anche perchè non ci sono più Paratici e Conte a fare da garanti.
La Vecchia Signora dovrà piazzarlo sul mercato da sola: trovare una squadra disposta a sborsare – minimo – 55 milioni (questo il valore di Transfermarkt aggiornato a marzo) non è facile. Il 23enne rischia seriamente di ricoprire il ruolo di meteora: non tanto in Premier, quanto in Serie A, dove se torna non vedono l’ora che vada via. Tutto il contrario di quando è arrivato: gli applausi dell’Allianz Stadium erano carichi di aspettative. Ora potrebbero, davvero, non bastare più.