Dybala deve esserci per la finale di Europa League contro il Siviglia: Mourinho ha detto che non è ottimista, ma ha un piano.
31 maggio, la clessidra ha cominciato a scorrere. La Roma pensa solo a quella data: una giornata che da particolare potrebbe diventare memorabile. In primis perchè portare il trofeo nella Capitale per Mourinho avrebbe il sapore d’impresa, in secundis perché da Budapest passa la Champions. Alla Puskas Arena si decidono le sorti di una compagine che ha lottato tutto l’anno per l’Europa che conta e ora potrebbe ritrovarsi fuori dai giochi a causa della nuova classifica (la penalizzazione della Juventus ha cambiato le carte in tavola), ma soprattutto per via di troppi punti persi per strada.
Le cause possono essere tante, ma per l’ennesima volta una discriminante importante a Trigoria è stata quella degli infortuni. Costanti e nei momenti peggiori. Attualmente tocca a Dybala: un uomo che definire della Provvidenza – da quando è tornato in giallorosso – è poco. L’attaccante ha ritrovato smalto, gol e benzina (che aveva perso alla Juventus) trascinando la Roma nei momenti importanti. I problemi fisici l’hanno afflitto, ma era riuscito a tenerli a bada.
Fino a qualche settimana fa, quando Palomino ha deciso di fare gli straordinari e, durante Atalanta-Roma, commette un fallo da espulsione (che non arriva da parte dell’arbitro) pregiudicando le condizioni de La Joya. Dybala sta male da allora. Sono passate settimane e in campo si è visto con il contagocce. Il ritorno contro il Bayer Leverkusen e la partita casalinga al cospetto della Salernitana non l’hanno visto protagonista: non è sceso in campo neanche un minuto per volere di Mourinho.
Lo Special One non è ottimista – l’ha detto in zona mista – sulle condizioni dell’argentino: esclude di vederlo in finale. Tutti sanno, però, che Dybala alla Puskas Arena deve esserci: non è una partita qualsiasi. Si tratta di una gara dove la Joya può dare tutto, anzi deve dare tutto. Quella contro il Siviglia è una delle sue gare, da dentro o fuori, quelle che spesso faceva alla Juve con ottimi risultati e per cui, tra le altre cose, è stato chiamato a Roma.
L’argentino non può (e non vuole) sottrarsi a questo appuntamento, pertanto sono giorni che lavora a parte: terapie e allenamento differenziato. A Roma stanno lavorando su un piano speciale. L’obiettivo è rimetterlo in piedi: un recupero lampo in vista del 31 maggio. Il giorno dei giorni, dare tutto e poi salutare. Un arrivederci all’anno prossimo tra sudore, sangue e determinazione. Dopo il Mondiale, Dybala potrebbe trionfare ancora. Stavolta da protagonista. Il primo avversario da battere è il tempo: 8 giorni di attesa, ma soprattutto di speranza.
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