Luciano Spalletti dice addio al Napoli: il presidente De Laurentiis impone le condizioni per il divorzio del tecnico
In casa Napoli si sta consumando il divorzio più doloroso. È sempre così quando si dicono addio in due dopo un grande amore, che ha portato in dono anche lo scudetto, storico per la piazza di Napoli perché arrivato dopo 33 anni di attesa. Luciano Spalletti lascerà il Napoli a fine stagione, nonostante l’amore viscerale per la squadra e la piazza che l’hanno reso Campione d’Italia per la prima volta in carriera dopo gli scudetti allo Zenit.
La piazza lo ama, i calciatori anche, ed è stata emblematica la corsa e l’abbraccio di capitan Di Lorenzo dopo la rete del momentaneo 2-1 contro l’Inter. Eppure tutto questo amore incondizionato non è bastato per convincere il tecnico, tantomeno i segnali distensivi del patron dopo gli screzi dovuti alla pec del rinnovo automatico inviata senza avvisare e la mancata telefonata nella notte di Udine, dopo il titolo.
Spalletti, peraltro, teme di dover dire addio ad alcune delle sue stelle protagoniste della cavalcata trionfale, come Kim ed Osimhen, il tecnico ha anche ipotizzato come sia difficile ripetersi in casa azzurra.
Spalletti-De Laurentiis, i termini dell’addio
Stabilito come tra i più non vi possa essere più la possibilità di continuare insieme, c’è da risolvere la pratica brurrascosa del divorzio. Spalletti, infatti, è legato al Napoli da un contratto fino al 2024 dopo l’estensione dell’attuale accordo ancora in essere.
Il tecnico, quindi, resterà legato al club partenopeo ed è De Laurentiis a dettare le condizioni dell’addio. Sarà rescissione dell’attuale accordo solo se Spalletti si prenderà un anno sabbatico. Niente campo, quindi, la prossima stagione ma probabilmente scarponi al piede per la sua amata terra da coltivare nelle campagne toscane.
Il patron non vuole un braccio di ferro con il tecnico che ha tanto amato, nessun litigio ma se Spalletti deciderà di allenare anche nella prossima stagione, beh allora il club che lo vorrà dovrà trattare con De Laurentiis per l’indennizzo, proprio come accadde con Maurizio Sarri.
Con l’allenatore di Figline Valdarno fu poi il Chelsea a gonfiare la valutazione di Jorginho per portare a Londra il regista ed il tecnico. Spalletti, però, sembra proprio che non abbia intenzione di ritornare subito in campo dopo aver dato più del 100% alla causa partenopea, tanto da dormire nell’ufficio di Castelvolturno su un divano letto negli ultimi mesi.