In Spagna è scoppiato il caso-Vinicius: l’ala brasiliana del Real Madrid ha ricevuto insulti di stampo razzista e ora il suo paese si espone.
Durante il match perso dal Real Madrid per 1-0 contro il Valencia, l’ala brasiliana dei Blancos Vinicius Jr è stato bersaglio di cori razzisti durante tutto l’incontro.
Già subito dopo la gara, nel corso del post-partita, Carlo Ancelotti, allenatore del Madrid, si era fatto sentire: “Non voglio parlare di calcio, che uno stadio gridi “scimmia” a un giocatore e che un allenatore pensi di toglierlo per quello. C’è qualcosa che non va in questo campionato”.
All’interno della partita, infatti, proprio il brasiliano aveva chiesto di esser sostituito, ma Carlo Ancelotti ha raccontato: “Gli ho detto che non mi sembrava giusto perché non era colpa sua, non era lui il colpevole. Detto questo, la Liga ha un problema. È stato lo stadio intero, non solo una persona, come in altre occasioni. In questi casi si deve fermare la partita e lo avrei detto anche se avessimo vinto 3-0».
Lo stesso Vinicius aveva parlato dopo i fatti accaduti, esprimendo sui social tutta la sua tristezza con un breve quanto lapidario “Il razzismo è normale nella Liga” a simboleggiare quanto poco la Spagna si occupi di casi come questo.
Durante la gara, l’arbitro aveva sospeso il match per dieci minuti, andando poi a far riprendere il gioco e espellendo proprio un nervosissimo Vinicius nel finale per una manata, che a tal proposito ha aggiunto: “Il premio che i razzisti hanno guadagnato è stata la mia espulsione! Non è calcio, è la Liga”.
Ancora più di impatto le ultime righe del post: “Il campionato che una volta su di Ronaldinho, Ronaldo, Cristiano e Messi, oggi è dei razzisti”.
Di questa situazione ha parlato anche Flavio Dino, Ministro della Giustizia del Brasile, minacciando il governo spagnolo di applicare il principio di extraterritorialità, spiegando le sue intenzioni: “Il Codice Penale prevede che in alcune situazioni eccezionali è possibile applicare la legge brasiliana in casi di crimini contro i brasiliani, anche all’estero“.
A determinate parole ha risposto lo spagnolo José Manuel Albares, Ministro degli Esteri: “La società spagnola rifiuta chiaramente il razzismo. Questi incidenti sono intollerabili e e assolutamente riprovevoli non solo in ambito sportivo».
Presto sapremo quindi i provvedimenti presi, con la denuncia di Vinicius che rischia di portare ad un positivo cambio drastico nel futuro del calcio ispanico.
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