In casa Napoli fibrillazione per scegliere l’erede di Spalletti: in lizza anche Luis Enrique e Mancini, resta in piedi l’opzione Conte
Il casting per la panchina del Napoli è ufficialmente iniziato. Luciano Spalletti il 4 giugno si congederà dal Maradona, dal suo stadio, dopo aver reso felice una città intera e che lo vorrebbe ancora in panchina nella prossima stagione. Lui però ha detto basta, e così è necessario trovare un’alternativa al tecnico dello scudetto, che resterà per sempre impresso nella storia del club.
I tempi non sono certo infiniti ed il patron deve muoversi anche abbastanza in fretta per programmare già il futuro. La continuità del progetto è fondamentale, con De Laurentiis che vuole rilanciare provando a confermarsi Campione d’Italia ma, soprattutto, dando l’assalto alla prossima Champions League.
Il patron sfoglia quindi la margherita, alla ricerca del profilo giusto per proseguire il ciclo vincente degli azzurri. Tantissimi i nomi accostati al club azzurro, dai sogni proibiti di Jurgen Klopp ed Antonio Conte – difficlissimi per gli ingaggi percepiti – fino a tecnici emergenti, che però andrebbero a cozzare con le idee vincenti di ADL.
Napoli, Luis Enrique il nuovo che avanza: ADL ci pensa
Se una telefonata a Conte sembra sia stata fatta, anche perché tra i due c’è amicizia duratura, l’opzione più concreta è quella relativa a Luis Enrique. L’ultimo nome uscito in ordine temporale ma anche quello più probabile. L’ex Ct della Spagna è libero da contratti e può accasarsi subito; conosce bene il campionato italiano per allenato a Roma e riesce a gestire al meglio piazze incandescenti, vedi Barcellona e la stessa Roma.
Un palmares di profilo internazionale, con la Champions League vinta in blaugrana, garantisce poi la giusta continuità nel desiderio di vittoria del patron. E, aspetto da sottolineare, il 4-3-3 come dogma imprescindibile, il modulo che ha reso vincente il Napoli.
Un sistema di gioco che non appartiene a Gasperini, pure sondato ma al momento in seconda fila, al pari di Italiano e Thiago Motta che, a differenza dell’allenatore dell’Atalanta, padroneggiano eccome il 4-3-3. I tecnici di Fiorentina e Bologna, però, pur se molto apprezzati da De Laurentiis, non sono al momento in prima fila.
Lo è stato, per breve tempo, anche Julian Nagelsmann, reduce dall’esperienza al Bayern Monaco; per il tedesco, però, servono i 10 milioni chiesti dai bavaresi per liberarlo dal contratto. Vagliati anche i profili di Rafa Benitez, che già conosce l’ambiente partenopeo e l’attuale CT dell’Italia Roberto Mancini che potrebbe decidere a sorpresa di lasciare la Nazionale per rilanciarsi in un club.