Lazio, il ritorno in Champions dopo tre anni: pioggia d’oro su Lotito. Il club biancoceleste torna nella competizione più importante dopo tre anni
La nuova penalizzazione di dieci punti inflitta alla Juventus e il pareggio interno della Roma contro la Salernitana hanno prodotto un secondo verdetto ufficiale dopo lo scudetto del Napoli: la Lazio di Maurizio Sarri si qualifica aritmeticamente per la prossima edizione della Champions League. I biancocelesti, a due giornate dal termine del campionato, non possono più essere scalzati da uno dei primi quattro posti in classifica. Decisiva la preziosa vittoria ottenuta dai capitolini alla Dacia Arena contro l’Udinese grazie al gol su calcio di rigore realizzato da Ciro Immobile. E’ la terza volta sotto la presidenza di Claudio Lotito che la Lazio conquista l’ingresso nella competizione europea di maggior prestigio.
La prima volta fu nel 2007 con Delio Rossi in panchina. Tredici anni dopo nel 2020 è stato Simone Inzaghi a guidare i capitolini verso l’Europa che conta di più, ora è Maurizio Sarri che al secondo anno sulla panchina laziale centra l’obiettivo più prestigioso. E stavolta, diversamente dalle due precedenti occasioni, ci sono i presupposti perchè questa qualificazione rappresenti uno step decisivo per una crescita definitiva del club sotto tutti i punti di vista.
Lazio, il ritorno in Champions dopo tre anni: pioggia d’oro su Lotito. Tifosi al settimo cielo
In primis la questione economica: la qualificazione in Champions garantisce alla società introiti altrimenti inimmaginabili. Si tratta di una cifra compresa tra i 50 e i 60 milioni di euro, che può cambiare in base ai risultati che Immobile e compagni saranno in grado di ottenere nel corso della competizione. La Lazio, va detto subito, sarà inserita quasi certamente nella terza fascia di sorteggio ed è dunque possibile che venga inserita in un cosiddetto girone di ferro. Ma grazie ai maggiori introiti garantiti dalla Champions la società potrebbe essere in grado di realizzare un mercato di alto profilo.
Maurizio Sarri del resto ha già indicato in quali ruoli la squadra dev’essere rinforzata per poter competere ad alti livelli. Spetta ora al presidente Lotito e al direttore sportivo, che sia ancora Igli Tare o un altro è ancora da vedere, realizzare i desideri del suo allenatore con il quale ha stabilito un eccellente rapporto di stima e rispetto reciproco. Ma per il mercato c’è ancora tempo, ora è il momento di festeggiare.