L’ufficialità della penalizzazione alla Juventus distrugge i sogni Champions e costringe il club ad iniziare una rivoluzione tecnica.
Forse qualcuno sperava in un miracolo, ma in cuor suo ogni tifoso della Juventus sapeva che questo momento sarebbe arrivato. La penalizzazione, prima sospesa poi confermata e, seppur ridotta, commisurata a rendere praticamente impossibile l’approdo al quarto posto. È una mazzata non solo dal punto di vista morale ma trasversale, perché imporrà delle rivoluzioni di varia natura a cominciare da quella tecnica. Quali top player resteranno a Torino? Chi farà le valige? Il punto sui movimenti che ci saranno in estate.
Non ci vuole un contabile per capire che se la Juventus ha commesso gli illeciti di cui viene accusata e per cui sta andando incontro alle inevitabili condanne, lo ha fatto perché la sua situazione finanziaria era molto precaria. Operazioni da molti considerate spregiudicate, cui si è sommata la crisi derivata dalla pandemia.
Un mix letale per le casse bianconere e chi le ha gestite. Il club dovrà fare punto e a capo, ma per ripartire da zero o quasi bisognerà fare delle rinunce. Impossibile quindi pensare ad un mercato fatto di colpi a effetto, o campioni, anzi i campioni che c’erano saranno probabilmente i primi ad andare via. Non tutti, ma diversi.
La Juventus va verso na ripartenza che per molti aspetti ricorda quella del post-calciopoli, quando dei calciatori presenti nella rosa bianconera alcuni scelsero di seguire la squadra anche in Serie B, mentre altri fecero le valige. In questo caso la situazione però ha una differenza sostanziale, nel 2006 la Juventus poteva tenere i giocatori, stavolta non può permetterselo.
Il club dovrà attuare un progetto sostenibile che sarà messo nelle mani della direzione di Giuntoli, quindi rinunciare a quanti più ingaggi pesanti possibile, senza contare chi non avrà intenzione di affrontare il periodo di “purgatorio” che attende la Vecchia Signora, fuori dalla Champions e costretta al ridimensionamento. Sicuramente uno che il prossimo anno non vedremo più in bianconero è Di Maria, così come Rabiot, ma non finisce qui.
Rischiano di esserci separazioni anche più dolorose, perché in questo momento la Juventus non ha la forza di dichiarare “incedibile” nessuno, quindi se arriveranno offerte per chiunque, ognuna di queste sarà valutata. Vale per Szczesny, che ha ancora un anno di contratto, così come per un Vlahovic o un Chiesa, con uno dei due che potrebbe essere sacrificato per far quadrare i conti, essendo i più preziosi in rosa. Il croato probabilmente è quello con più mercato ed è l’indiziato numero uno. Ci sono poi i giocatori che quest’anno non hanno brillato e sono legati da un contratto importante, come Pogba, per il quale è piuttosto improbabile che si presentino acquirenti. Inoltre sono pronti a rientrare dai prestiti anche Kulusevski, Arthur, McKennie e Zakaria. Ultimo, ma non ultimo, nonostante sia blindato da un super-contratto, non è da escludersi che la società provi a trovare una (ri)soluzione di qualche tipo anche con Max Allegri.
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