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RAVANELLI: “MI PIACEREBBE LUIS ENRIQUE PER LA JUVE. ALEX SANDRO MANCA DI RISPETTO ALLA MAGLIA”

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Davide Marchiol

Fabrizio Ravanelli, ex attaccante, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.

Luis Enrique possibile successore di Allegri alla Juventus? Il comemnto di Ravanelli (Ansa Foto) – tvplay.it

“AL POSTO DI ALLEGRI MI PIACEREBBE LUIS ENRIQUE” – “Mi piacerebbe tantissimo Luis Enrique sulla panchina della Juventus, perché il suo calcio mi piace, è tecnico, dove si attacca, è moderno. Mi auguro che la nuova società stia pensando a un profilo del genere, è anche vero che di solito la Juventus punta su tecnici italiani, però dobbiamo capire anche quale sarà la nuova dirigenza. Il primo obiettivo dev’essere definire l’organigramma, per poi iniziare a fare i conti. Non credo poi possano coesistere Giuntoli e Allegri, Giuntoli credo porterà i suoi uomini. Non è che non vadano d’accordo, ma credo che con un cambio dirigenziale così forte sia da cambiare anche l’allenatore”.

“ALEX SANDRO IRRICONOSCIBILE” – “Al di là delle voci posso dire la mia opinione. Come quando vai a costruire una casa non puoi partire dal tetto, devi creare le fondamenta, in questo momento credo si debba andare a ricreare tutto lo staff societario e poi lo staff tecnico, per poi ragionare con tutto lo staff su quale sarà la guida tecnica per i prossimi anni. Credo si debba aspettare chi sarà il nuovo direttore sportivo o tecnico per poi andare a decidere il resto. Questo è il mio pensiero, poi sappiamo che ci sono presidenti che vanno a prendere l’allenatore senza sapere chi sarà il direttore sportivo. Credo però che l’allenatore in questo momento in casa Juventus sia l’ultimo dei problemi. Serve intanto un direttore competente per stabilire la nuova programmazione, in modo da essere nel giro di qualche anno di nuovo protagonista nel nostro campionato. Non credo che in questo momento il solo allenatore possa essere il male della Juventus, non credo che la colpa della prestazione di ieri con l’Empoli sia colpa di Allegri. In campo ci vanno i giocatori. Alex Sandro avete visto come è uscito? Lì è anche mancanza di rispetto verso chi entra, verso la maglia che tu porti, da ex calciatore e tifoso della Juventus questo non lo accetto. Purtroppo, è scattato il rinnovo automatico. Al tempo mi ringraziò anche perché dissi che insieme a Evra era tra i terzini più forti del mondo, ora però è irriconoscibile, negli ultimi anni non ha riconfermato quanto di buono fatto a suo tempo. Puoi avere due o tre mesi in cui non giochi bene, non due o tre anni in cui hai perso dinamismo e voglia. Esattamente come dissi che era tra i più forti ora devo sottolineare il suo calo”.

“TANTI ERRORI SUL MERCATO, ARTHUR SI SAPEVA CHE NON ERA DA CAMPIONATO ITALIANO” – “Fare i nomi in questa sede sarebbe inopportuno e irrispettoso da parte mia nei confronti dei miei ex colleghi. Ci sono stati giocatori ceduti dalla Juventus, non ce n’è stato uno che abbia giocato con continuità per far vedere che la Juventus aveva fatto scelte sbagliate. Quei giocatori dati in prestito, come Arthur, McKennie, Zakaria e Kulusevski non hanno fatto granchè altrove. Quest’ultimo non ha ripetuto al Tottenham quelle prestazioni tali da poter dire ad Allegri che non aveva capito nulla. Non ha avuto un rendimento fantastico come tutti dicevano che poteva avere. Poi i giocatori con ingaggi grandi rimarranno alla Juventus, se vorrà fare piazza pulita per ricreare la mentalità da grande squadra dovrà mettere in spogliatoio gente con credibilità cercando di liberarsi degli altri. Ha avuto presenze importanti come Conte, Del Piero, Cannavaro, Thuram, Marchisio, Boniperti e tanti altri che portavano un senso d’appartenenza tale che anche nelle difficoltà veniva fuori il carattere e il senso di appartenenza. Negli ultimi anni sono stati fatti anche tanti errori sul mercato, sono quasi sempre usati terzini adattati, con esterni adattati, Cuadrado ha fatto buone prestazioni, ma da adattato, quando se n’è andato Evra Alex Sandro è sparito, è stato preso Zakaria, sembrava un giocatore straordinario e il Chelsea lo ha messo ai margini, Arthur sembrava un giocatore straordinario e non si è dimostrato da campionato italiano. Ero a Parigi quando Arthur arrivò alla Juventus, avevo a che fare con Zubizarreta, mi ha detto che nel campionato italiano avrebbe fatto grossa fatica, perché non faceva mai passaggi oltre i 4 metri. Doveva dimostrare il suo valore al Liverpool, dove però non ha fatto nemmeno un minuto. Sono stati fatti investimenti sbagliati e questi sono i risultati. La Juventus dovrà fare scelte dure, ma necessarie. Questa è una mia idea se fossi allenatore, poi il tecnico è Allegri e quindi prenderà le sue decisioni o magari sarà qualcun altro, non lo sappiamo ancora”.

“ALLEGRI L’ANNO PROSSIMO DEVE FARE SCELTE FORTI” – “Ci sono degli errori gestionali, degli errori societari, degli errori tecnici, errori alla luce del sole. Credo che Allegri come allenatore e anche dirigente di una barca che sta cercando di andare nella direzione giusta deve togliere responsabilità ai suoi giocatori, ma nel cuore sa credo che la situazione è imbarazzante. La Juventus ha fatto errori gravissimi e la mancata qualificazione a entrambe le finali, dell’Europa League e della Coppa Italia, è un qualcosa di grave. Le partite si possono anche sbagliare, ma mentalità e determinazione non devono venire a mancare, rappresenti un grande club, che ha sempre venduto cara la pelle dimostrando grande determinazione. In semifinale con l’Inter all’andata stava andando bene poi c’è stato purtroppo quel mani di Bremer, ma poi al ritorno la prestazione è stata ridicola. Ieri sera si è toccato il fondo, in questo momento se qualcuno mi chiedesse cosa fare per ripartire credo farei come Conte al primo anno di Juventus, al tempo ero allenatore dei giovanissimi e anche l’unico ad avere il patentino da Serie A e potevo quindi allenare i fuori rosa, Conte fece scelte forti mettendone fuori tanti. Allegri dovrà fare scelte dolorose pensando di vincere con una programmazione, mettendo fuori chi ha mostrato menefreghismo in campo, i giocatori che non hanno mostrato il giusto attaccamento alla Juventus deve allenarsi in un altro orario rispetto alla prima squadra della Juventus, come fece Conte con Amauri, Iaquinta, Grosso e altri”.

“ALLEGRI IL PRIMO NON CONTENTO DEL SUO OPERATO” – “Credo lui sia il primo a non essere contento del suo operato. Tornasse indietro Allegri credo si comporterebbero in modo totalmente differente. Quando ho avuto il piacere di parlare con lui ho espresso le mie idee senza paura anche se non erano le stesse sue. Anche sui singoli giocatori, quelli che potevano secondo me avere un futuro alla Juventus. È anche logico che se una squadra si presenta cinque o sei volte davanti alla porta senza fare gol, se hai due giocatori che non hanno il giusto livello di fiducia e autostima, andando incontro a errori tecnici, vai in difficoltà”.

“ALLA JUVENTUS MANCA IL SENSO D’APPARTENENZA” –La mia Juventus era un pochino più forte rispetto alla Juventus ma non solo, c’era un grande senso di appartenenza, che oggi viene a mancare. Nella Juventus di oggi non c’è quel senso di appartenenza che le squadre della Juve hanno sempre dimostrato”.

“SARRI E PIRLO AVEVANO ROSE QUALITATIVAMENTE SUPERIORI” – “Le rose a disposizione di Sarri e Pirlo erano molto diverse da quella di oggi. Sarri disse che era inallenabile, ma al di là di questo c’erano campioni in tutti i reparti. Oggi invece ci sono tanti ragazzi dell’U23 o che giocavano in B, come Gatti e Fagioli. Le rose di Pirlo e Sarri credo qualitativamente fossero molto più forti. Poi logico Allegri beneficia anche dei bonus che la sua storia gli permette di avere, vincere cinque Scudetti di fila, le Coppe Italia, le due finali di Champions League, poi c’è anche l’ingaggio importante da tenere in considerazione”.

“SARRI È RIUSCITO A FARE QUALCOSA DI IMPORTANTE ALLA LAZIO” – “Credo che Sarri sia un grandissimo allenatore, ho avuto modo di vederlo alla Juventus e per me come tecnico è riuscito a fare qualcosa di importante anche alla Lazio. Portare quella squadra a giocare da quattro a tre, con giocatori non predisposti magari anche a giocare in un modulo nuovo, era difficile. Ora però è una squadra che si riconosce, che in questo campionato è riuscito a fare tanto. La società da quello che ho capito ha chiesto di arrivare in Champions League e ci sta riuscendo arrivando forse addirittura secondo. Lui ha cercato di puntare un po’ più sul campionato, dove c’è modo per un allenatore di lavorare e plasmare giocatori, e credo abbia fatto un lavoro incredibile. A Bergamo o a Napoli ha fatto partite fantastiche, dando lezioni di calcio. Deve migliorare il suo approccio alle conferenze stampa, il suo modo di comunicare. Però le sue squadre giocano veramente bene”.

“ALLA JUVENTUS CONTRO IL SIVIGLIA È MANCATA PERSONALITÀ” – “Non credo che dopo il gol segnato al Siviglia Allegri abbia detto ai giocatori di abbassarsi, lì manca personalità, in quel momento la Juventus è mancata in quello. Credo che sia sotto gli occhi di tutti che manchi personalità. Vedere la Juventus che fa una buona partita, fa gol, perde entusiasmo e viene presa dalla paura finendo col subire gol”.

Davide Marchiol

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