A pochi minuti dal match contro l’Empoli, la Juventus vede cambiare la sua classifica a causa della nuova penalizzazione.
Dai 15 punti di penalizzazione assegnati a gennaio, si è passati ad una riduzione di cinque punti. I giudici della Corte Federale di Appello hanno stabilito la pena che deve scontare il club bianconero in questa stagione di Serie A, togliendo dieci punti in classifica. Attualmente, la formazione di Allegri è fuori dalla Champions, ma nulla è precluso.
Infatti, la Juve può ancora sperare di centrare la Champions League, ma servirà non sbagliare in alcun modo tutti gli impegni di campionato, a partire da quello di stasera contro l’Empoli. Sarà decisiva, dunque, la sfida contro il Milan. Infatti, se i bianconeri dovessero vincere contro i toscani, successivamente incontreranno i rossoneri, attualmente al quarto posto in classifica e virtualmente qualificati in Champions. La penalizzazione ha aperto le speranze anche alla Roma, che però non ha sfruttato la chance in casa contro la Salernitana: solo due a due all’Olimpico e l’Atalanta è ancora avanti di un punto.
I giudici non hanno accontentato le richieste di Chiné, che in mattinata aveva avanzato 11 punti di penalizzazione alla Juventus. Un punto in più, che in termini di classifica avrebbe pesato tantissimo. Chiaramente, la sfida per la Juve ora si fa quasi proibitiva, ma non impossibile. Di seguito, la nuova classifica della Serie A
Prosciolti sette dirigenti: confermata l’inibizione ad Agnelli e Paratici
Nella sentenza odierna della Corte Federale d’Appello, che ha ridiscusso la penalizzazione contro la Juventus e i suoi dirigenti in merito al caso Plusvalenze, i giudici hanno confermato l’inibizione ad Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Federico Cherubini e Maurizio Arrivabene. Prosciolto, invece, Pavel Nedved, che era stato fermato per otto mesi. Assieme all’ex centrocampista bianconero, sono cadute le accuse per altri sei dirigenti della Juve: Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo non dovranno scontare alcuna pena.
