Elkann vira su Hamilton. La possibilità che il pilota approdi in Ferrari potrebbe agevolare anche la Juventus: il piano.
John Elkann pensa a fare pulizia. Le inchieste della Juventus tengono banco e l’uomo d’affari deve rimettere insieme i pezzi, soprattutto agli occhi dei mercati. Il titolo dei bianconeri crolla e la gestione diventa fondamentale: il denaro non dorme mai, specialmente nell’alta finanza. Quindi Elkann si muove alla sua maniera, con capacità e circospezione. Sposta l’attenzione, come i maggiori rappresentanti di trading.
Mentre la Vecchia Signora fa i conti con il proprio destino, l’industriale – che gestisce, fra le altre cose, anche la Ferrari – si occupa di altro. Se una realtà è in ribasso, tanto vale puntare su altro. L’isola felice, per usare un eufemismo, in questo momento è la Ferrari. Elkann punta a rinnovare la Scuderia: la voce principale riguarda il possibile arrivo di Hamilton a Maranello, fonti interne smentiscono ma intanto il mercato si muove.
Elkann su Hamilton: l’indiscrezione che giova anche alla Juve
Anche sulle dicerie. Tutto questo serve a richiamare stabilità: come se Elkann volesse ribadire che con quanto successo alla Juventus lui non solo non c’entra nulla, ma erano quasi tutte iniziative per conto terzi. Lui ne era certamente informato, ma ha preferito conservare una posizione leggermente arretrata. Questo messaggio implicito stimola possibili nuovi investitori: la trattativa – vera o presunta – con Hamilton indica soltanto che Elkann (sul suo terreno) si sa muovere.
Cosa che Agnelli e soci non hanno potuto garantire. Per questo si sono dimessi in blocco. Elkann, invece, rimane saldo al suo posto. Il quadretto è presto fatto: in caso di tempesta Elkann mette a riparo la Ferrari e la Juventus. Vale a dire che gli incidenti di percorso capitano, ma la politica economica resta ed è ben diversa rispetto al recente passato. Questo significa che, se la Juventus riparte, non farà il passo più lungo della gamba. Si metterà semmai in condizione di ritrovare una dimensione. Proprio come sta facendo la Ferrari. Elkann usa le due realtà come vasi comunicanti: anche una voce di mercato può spostare i consensi da una parte o dall’altra. Quello di cui, in questo momento, c’è più bisogno.