Alla vigilia di Roma-Salernitana, i giallorossi contano i punti dal quarto posto: ecco perché staccare la spina sarebbe un fallimento.
La Roma che guadagna la finale di Europa League, sconfiggendo il Leverkusen 1-0 all’andata e strappando un eroico pareggio a reti bianche al ritorno, centra il primo obiettivo stagionale, sognando una qualificazione alla prossima Uefa Champions League direttamente da testa di serie.
Se i capitolini, con a capo Josè Mourinho, re di coppe, riuscissero a sconfiggere nella finalissima i padroni della seconda competizione europea, il Siviglia di Monchi, allora non si potrà far altro che parlare di una stagione positiva.
Contrariamente, però, se dovesse andar male, il piano annuale si ridurrebbe ad un nulla di fatto, con lo Special One che, aprendo la mano, non avrebbe collezionato nient’altro che un pugno di mosche.
La posizione attuale è un guaio: vietato staccare la spina
Il miglior approccio lo ha avuto l’Inter, qualificata fra le prime quattro aldilà di come andrà la gara di Istanbul. Non il Milan, invece, che sognava di poter accedere alla finalissima e adesso si ritrova obbligato a correre per arrivare fra le prime quattro.
La stessa cosa potrebbe accadere alla società dei Friedkin che, giunti stanchi ed emaciati alle ultime di campionato, hanno racimolato davvero pochi punti: sconfitte con Atalanta, Inter e Milan, oltre ai pareggi con Monza e Bologna. Insomma, nelle ultime cinque gare la squadra del mister portoghese ha preso solamente due lunghezze, perdendo troppi treni.
Al momento, però, il Milan dista cinque punti e la Lazio sei. I biancocelesti saranno impegnati stasera ad Udine, ma se Sottil dovesse fare bottino pieno e la compagine giallorossa non sottovalutasse l’impegno casalingo contro una Salernitana già salva, allora la classifica vedrebbe i biancocelesti al quarto posto con 65 punti, il Milan alla quinta posizione con 64 lunghezze, quindi la Roma con 62 e l’Atalanta a 61.
A questo punto non sarebbe affatto da sottovalutare come l’udienza di domani, che vedrà la riformulazione della pena per i bianconeri, potrebbe liberare un posto in Champions, con la Juventus penalizzata.
Proprio per questo è probabile che Mou domani schieri quasi la miglior formazione possibile: Rui Patricio fra i pali, quindi Ibanez, Smalling che tornerebbe titolare al centro della difesa e Mancini. Poi Bove e Cristante in mezzo al campo, con Matic a riposare. Larghi gli unici due al 100%, ovvero Zalewski e Spinazzola.
Pellegrini e Solbakken a supporto di Abraham. Dybala, El Shaarawy e Wijnaldum pronti a subentrare dalla panchina, ma con ancora qualche acciacco fisico.