La finale di Europa League sarà Roma-Siviglia. I precedenti ufficiali sorridono agli spagnoli, tranne uno molto particolare. Scopriamo perché.
José Mourinho ce l’ha fatta ancora una volta. Seconda finale in due anni in giallorosso ed i tifosi della Roma sono in estasi. Ora però per centrare l’appuntamento con la storia resta da superare l’ostacolo più duro. Il Siviglia lo conosciamo tutti ormai, è letteralmente il padrone di questa competizione ed in passato ha già eliminato la Roma, c’è però un precedente a dir poco sensazionale che rincuora i tifosi capitolini.
I tifosi della Roma sono sulle ali dell’entusiasmo dopo la conquista della finale di Europa League che si disputerà a Budapest il 31 maggio. Il fortino eretto dai giallorossi, condotti dal maestro José Mourinho, ha retto agli assalti dei tedeschi anche a Leverkusen. Ora però lo Special One spera di ritrovare gli assenti almeno per la finalissima in Ungheria.
Servirà la miglior Roma possibile, con Dybala e tutti al 100% perché per portare a casa il trofeo servirà un’impresa. Già, perché il Siviglia ha vinto 6 finali su 6 disputate in Europa League, già da quando si chiamava Coppa Uefa. Un record assoluto, mentre nella memoria dei tifosi romanisti meno giovane c’è ancora la delusione della finale persa contro l’Inter nel 1991, oltre ad altre beffe come quella del 1996 contro lo Slavia Praga.
Roma-Siviglia, il precedente impensabile
La Roma ed il Siviglia vantano un solo precedente in gare ufficiali. Uno solo, neanche in doppia sfida bensì in gara secca, perché si è disputato nella stagione 2019-20, quella del Covid. Le limitazioni a causa della pandemia fecero sì che la partita ebbe luogo in quel di Duisburg in Germania, quindi in campo neutro.
Erano gli ottavi di finale e gli andalusi si imposero con il risultato di 2:0 con reti di Reguilón e di En-Nesyri. Il passaggio del turno li condusse successivamente alla loro ultima vittoria di questa competizione, peraltro in finale contro un’altra italiana, l’Inter di Antonio Conte. C’è però questo precedente che in pochi ricordano, forse perché si trattò di un’amichevole, ma che si rese memorabile per un altro motivo, il risultato.
Era letteralmente calcio d’agosto, visto che si giocò la sera di Ferragosto del 2015 allo stadio Olimpico di Roma. Era ancora la Roma di Totti, il cui compagno d’attacco era Dzeko e lo scudiero Nainggolan. In giallorosso c’era anche un certo Momo Salah, che iniziava a far brillare la sua stella. La partita terminò con il risultato tennistico di 6:4 per i giallorossi, con doppietta di Dzeko, Torosidis, Nainggolan, Salah, Totti su rigore per i giallorossi, mentre per gli spagnoli andarono a segno due volte Suarez, Reyes e Coke.