Il Monza vola e le voci spingono per mister Palladino in bianconero. Lo dice anche Paolo Berlusconi, ma le parole del tecnico sorprendono.
La stagione del Monza è da sottolineare: al debutto in assoluto nel massimo campionato, la compagine brianzola ha superato di gran lunga tutte le aspettative, anche quelle più rosee.
Dopo una partenza pessima, nella quale i lombardi non riuscivano a staccarsi dall’ultima posizione in classifica, l’arrivo del nuovo tecnico Raffaele Palladino, promosso dal settore giovanile, ha costruito una vera e propria rimonta, con i biancorossi oggi al nono posto, dall’alto dei 49 punti conquistati fino a qui, con ancora tre gare da disputare.
Le tredici vittorie hanno permesso alla compagine neopromossa non solo di salvarsi matematicamente (la soglia classica è 43) ma anche di sognare un piazzamento in Conference League, con solo nove punti dall’Atalanta settima.
Va alla Juventus? La risposta sorprende.
Non si può parlare di stagione tranquilla invece per la Juventus: conti alla mano, i risultati hanno dato ragione alla gestione attuale, con i bianconeri secondi in classifica, già certi di giocare il prossimo anno la Champions (udienze e pene permettendo), ma capaci anche di arrivare fino in semifinale di Coppa Italia e sognare la finalissima di Europa League a Budapest.
E nonostante sembri che il progetto tecnico proceda con Massimiliano Allegri, visto il cambio completo del Consiglio d’Amministrazione e le problematiche fuoriuscite durante l’anno, è indubbio che la società qualche calcolo sul futuro lo farà.
Proprio in relazione a questo ha parlato il fratello di Silvio Berlusconi, Paolo, presidente onorario del Monza, che è intervenuto ai microfoni di Radio Radio, in riferimento a cosa succederà con Palladino: “Dovrebbe restare a Monza, ne parleremo a fine anno, anche se ha la Juve che lo cerca. Sarebbe bello poter dire di no alla Juventus“.
Un’ammissione interessante e diretta, che però non è stata gradita dall’allenatore in prima persona, che anzi ha smentito le parole di Paolo Berlusconi: “Dico grazie al presidente per le belle parole ma se la Juve mi avesse cercato me lo ricorderei. Però non è accaduto. Io vi dico sempre la verità, non ho ricevuto alcuna chiamata. Personalmente sono concentrato sulla partita contro il Sassuolo”.
Un “no” di smentita, quindi, per adesso, che non chiude però le porte ad un possibile futuo in bianconero, lui che alla Juventus ci è cresciuto, uscendo dalla primavera dal 2002 al 2004 e rimanendo di proprietà della vecchia signora fino al 2008, totalizzando nei due anni fra Serie B e promozione la bellezza di 51 partite.