“De Ketelaere prigioniero delle sue paure”: il bilancio dopo nove mesi a Milano. Il belga non ha offerto il rendimento che dirigenti, tecnico e tifosi si aspettavano
E’ stato il fiore all’occhiello dell’ultima campagna acquisti del Milan, il mercato dell’estate scorsa che il Diavolo ha realizzato con lo scudetto cucito sul petto. Al termine di una lunga ed estenuante trattativa portata avanti con il Bruges, il dg Paolo Maldini e il ds Ricky Massara sono riusciti a portare a Milanello il giovane trequartista Charles De Ketelaere, l’astro nascente del calcio belga e talento nel mirino di tanti club di primissima fascia. Investendo una cifra di poco superiore ai 30 milioni di euro la dirigenza rossonera è riuscita a bruciare la nutrita e qualificata concorrenza aggiudicandosi il 21enne trequartista di Brugge.
Ma De Ketelaere ha deluso profondamente, risultando al termine di questa stagione come uno dei peggiori del Milan per rendimento e capacità di incidere sui destini della squadra. Il suo talento, considerato dai più quasi illimitato, è sembrato perdersi in una realtà evidentemente molto più complessa di quanto lo stesso giocatore potesse immaginare. Tra campionato e Champions, l’ex stella del Bruges ha collezionato 36 presenze, non tutte da titolare, fornito un solo misero assist e rimanendo a zero nella casella dei gol realizzati.
In totale sono 1297 i minuti in cui De Ketelaere è sceso in campo, una quantità di gran lunga inferiore alle aspettative. Le difficoltà incontrate dal belga hanno trovato conferma nelle parole del giornalista di Mediaset Bruno Longhi, intervenuto nel corso della consueta diretta quotidiana di calciomercato.it ai microfoni di TvPlay. “De Ketelaere mi sembrava potesse dare maggiore qualità, ma purtroppo è ancora prigioniero delle sue paure e della sua infelicità di essere a Milano“. Secondo Longhi l’ex talento del Bruges avrebbe dunque trovato seri problemi di ambientamento nel calcio italiano.
Ma nonostante tutto il Milan non sembra intenzionato a disfarsi del giocatore nel corso della prossima estate. Sia Maldini che Massara sono ancora convinti della bontà dell’investimento fatto e credono si tratti solo di tempo. Il club rossonero crede infatti che il vero banco di prova per De Ketelare sia in realtà la prossima stagione, quella in cui il suo sconfinato talento potrà emergere in tutta la sua consistenza.
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