Chelsea verso la multiproprietà: tutti i dettagli sul piano di Boehly

Chelsea pensa alla multiproprietà: Boehly ha intenzione di estendere il proprio raggio d’azione. Il piano del magnate.

Il Chelsea di Boehly è pronto a fare un ulteriore salto di qualità: i Blues, dopo l’addio di Abramovich dovuto alla vicinanza con i russi e al conseguente blocco di alcune attività con lo scoppio della guerra, hanno trovato un nuovo proprietario che non intende stare a guardare. Il modello è chiaro: grandezza, blasone, opportunità. Tre pilastri su cui fondare il Chelsea del futuro, ma soprattutto il calcio dell’avvenire: uno sport, un’industria, non più schiavo dei dettami ma immerso nel mercato.

Todd Boehly
Todd Boehly pensa alla multiproprietà (ANSA-TvPlay.it)

Questo principio ha fatto sì che il magnate non solo riuscisse a fare impresa, ma è anche stato in grado di valorizzarla ulteriormente senza rimanere imbrigliato in cavilli e impedimenti. Ora il Fair Play Finanziario l’ha bypassato grazie a un vuoto normativo che prevede la possibilità (in Italia non c’è) di stipulare contratti più lunghi di 5 anni, quindi i costi vengono ammortizzati diversamente. Ceferin – in quota UEFA – poi è pronto ad aggiustare le cose anche su un altro punto: quello relativo alla gestione delle multiproprietà.

Boehly oltre Stamford Bridge: perchè vuole mettere le mani sullo Strasburgo

Ovvero uno stesso Presidente non può avere più squadre che giocano nella stessa categoria in Europa. Non basta evitare lo stesso campionato, conta anche il grado. Due della massima serie, per capirci, non possono avere la stessa testa. Questo fino a poco tempo fa, perchè Ceferin sta seriamente pensando di rivedere le cose: Boehly non se lo è fatto ripetere due volte. L’imprenditore ha messo le mani sulla Portimonense, ma intende ampliare il suo bacino d’utenza prelevando anche una quota dello Strasburgo.

Chelsea Boehly
Il Presidente dei Blues e le strategie per il futuro (ANSA-TvPlay.it)

L’indiscrezione è attendibile, tanto che i contatti fra le parti sarebbero già serrati, ma qual è l’obiettivo? Costruire un vero e proprio reticolato di gestione e capitali per mettere a frutto un principio imprenditoriale globale volto a un determinato tipo di economia verticale. Aperto a nuovi mercati e altrettante possibilità, sempre con l’ok della UEFA. Per questo Ceferin approva: i vertici dell’organizzazione sanno che il sistema calcio ha bisogno di una sferzata a partire dai partner principali. Boehly potrebbe essere uno di questi.

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