Totti ha smesso di giocare da 5 anni, 1825 giorni senza calcare un campo di calcio da professionista: eppure la sua figura è ancora iconica.
Francesco Totti ha fatto la storia del calcio italiano insieme a tanti suoi colleghi illustri, anche se quasi nessuno può vantare una simile fama sul territorio capitolino. La celebrità del Capitano giallorosso per antonomasia, però, è andata oltre. Anche fuori il Raccordo Anulare lo stimano e in parte venerano come un pezzo di storia, persino adesso che non gioca più da 5 anni: Modric, non proprio uno qualsiasi, ha detto di ispirarsi a lui. Tanti altri colleghi ne dicono meraviglie.
L’umiltà del numero 10 ha fatto la differenza anche fuori dal campo. Più di 1800 giorni dopo da quel 28 maggio 2017, quando il tempo si è fermato idealmente. Francesco Totti sembrava aver raggiunto il capolinea a livello professionale. Invece dopo parecchi tira e molla, anche con la Roma, che ha lasciato un anno dopo da dirigente, si è messo all’opera per cercare di capire come potesse essere più utile. L’ex attaccante mette su prima due società di scouting: comincia l’avventura di procuratore, ma poi delega l’attività.
Si dedica ad alcuni investimenti in campo tricologia con determinate società leader del settore in Turchia. Senza contare i guadagni relativi al mantenimento delle varie scuole calcio che portano il suo nome. I circoli di Padel, le proprietà immobiliari. Ha avuto, cedendolo successivamente, anche un marchio di abbigliamento. La Numerten Official. Altri tempi. Oggi, invece, cavalca ancora l’onda della celebrità dopo che ITA (nuova compagnia di bandiera) gli ha dedicato un aereo con il suo nome.
Sensazione nuova volare su un Francesco Totti, eppure è realtà. Consapevolezza che porta soldi. Tanti soldi. Circa 600.000 euro annui, di base, senza contare le altre attività – comprese quelle pubblicitarie – che lo portano a toccare il milione. Lo sfiora soltanto, ma è sufficiente per restare nel lusso e nella tranquillità. Due aspetti necessari ora che deve, tra le altre cose, dare gli alimenti all’ex moglie e il mantenimento per i figli.
I numeri Totti era solito farli in campo – qualche volta li fa ancora sul terreno di calciotto – ora è solito farli dal commercialista. Lì non basta un dribbling, comunque Totti (già che c’è) ringrazia anche la Lego che gli ha dedicato anche una statua a grandezza naturale. Tutta di mattoncini. Da quando è presente, le vendite alla sede sono schizzate: è impossibile portarsi a casa un Totti di Lego, ma le persone vanno in negozio per vederlo e comprano. Il Capitano per antonomasia è ancora spendibile e questo, forse, è il riconoscimento più importante. Perlomeno sotto certi aspetti. Perché i soldi non fanno la felicità, ma – come disse qualcuno – meglio essere tristi con tutti i comfort.
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