Inter-Manchester City, il precedente con Guardiola fa sperare Inzaghi. I corsi e ricorsi storici confortano i nerazzurri in vista della finale di Champions
Alla fine l’auspicio di Noel Gallagher, ex leader degli Oasis, una delle rock band più celebri degli ultimi trent’anni e accanito sostenitore del Manchester City, si è avverato in pieno. I Citizens di Pep Guardiola grazie alla splendida e roboante vittoria contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti campione d’Europa uscente affronteranno in finale di Champions League proprio l’Inter che a sua volta ha eliminato il Milan nell’attesissimo derby. Sabato 10 giugno all’Ataturk Olympic Stadium di Istanbul saranno Lukaku e compagni a contendere il trofeo continentale più ambito e prestigioso alla corazzata inglese, giunta alla seconda finale della sua storia.
E saranno proprio i ragazzi del tecnico catalano a partire con i favori del pronostico, in virtù di un cammino superlativo che ha evidenziato la loro schiacciante superiorità nei confronti delle rivali più accreditate, Bayern Monaco e Real su tutte. Ma l’Inter è pronta a vendere cara la pelle con Simone Inzaghi che preparerà la partita nel migliore dei modi, studiando nei dettagli le contromosse da opporre a De Bruyne e compagni. E poi c’è un precedente che può senz’altro alimentare le speranze dei nerazzurri in vista di Istanbul. Si tratta dell’unica occasione in cui Guardiola ha affrontato la Beneamata nella sua straordinaria carriera di allenatore.
Era l’annata calcistica 2009-2010, quella in cui l’Inter di Josè Mourinho conquistò uno storico Triplete (scudetto, Coppa Italia e Champions League), prima e unica squadra italiana a riuscire nell’impresa. Pep Guardiola all’epoca allenava il suo Barcellona, il club in cui è nato e cresciuto prima come calciatore e poi come allenatore. Dopo due gare anonime disputate nella fase a gironi, con una vittoria del Barcellona al Camp Nou e un pareggio a reti inviolate al Meazza, la sfida vera si giocò proprio in semifinale. A San Siro nel match d’andata Milito e compagni travolsero il Barca del ventitreenne Leo Messi con un perentorio 3-1.
Al ritorno la squadra di Mourinho organizzò una vera e propria trincea, accentuata dall’espulsione dopo una manciata di minuti di un giocatore chiave come Thiago Motta. Alla fine però la rimonta non riuscì ai blaugrana che si imposero solamente per 1-0 e a volare in finale a Madrid furono i nerazzurri che poi liquidarono il Bayern Monaco con un secco 2-0. La speranza dei tifosi interisti è che anche a Simone Inzaghi, a distanza di tredici anni, riesca un’impresa simile contro l’allenatore catalano.
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