Serie A, svolta nei diritti tv: possibile match in chiaro. Tutte le novità. La Lega ha approvato il bando per la vendita del triennio 2024-2027
La Serie A questa volta si è mossa con largo anticipo. Invece di attendere i prossimi mesi, i 20 club del massimo campionato hanno approvato il nuovo bando per la cessione dei diritti tv del quinquennio 2024-2029. E andando a spulciare nei dettagli i termini del bando, si capisce subito che siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione, una svolta che può proiettare il calcio italiano verso una nuova era. E stavolta tutte le società hanno votato compatte a favore, senza inutili e dannose divisioni.
Ad essere messi in vendita saranno 8 pacchetti, acquistabili da qualsiasi broadcaster o piattaforma digitale. Ma la vera novità consiste nella possibilità di tornare a vedere dopo tanti anni una partita del campionato in chiaro. C’è infatti un pacchetto che permette l’assegnazione di 9 partite in esclusiva e una al sabato sera alla quale potrebbero essere interessati broadcaster come Rai, Mediaset o Discovery. L’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo, ha chiarito come “il calcio in chiaro non è più un tabù, anche in Italia“.
Serie A, svolta nei diritti tv: possibile match in chiaro. Tutte le novità e cosa cambia per i tifosi
La rivoluzione copernicana nella cessione dei diritti del campionato di Serie A prevede che siano messi sul mercato otto pacchetti con diverse configurazioni diverse al loro interno nel nuovo bando, definito dallo stesso De Siervo bando ‘matrioska’ e approvato nell’assemblea dei club andata in scena nel primo pomeriggio di oggi. Il prezzo minimo sarà di 1,2 miliardi di euro per l’offerta sui tre anni, che salirà del 10% nel caso di vendita a quattro anni e di un ulteriore 10% nel caso di vendita a cinque anni.
Ad alimentare l’ottimismo dei presidenti delle venti società è il vero importante elemento di novità rispetto al passato: i contratti di acquisizione dei vari pacchetti si potranno stipulare non più su una durata temporale di tre anni, bensì di cinque. E questo grazie al provvedimento ad hoc del Governo Meloni, voluto fortemente dall’intera Lega di A e approvato grazie alla spinta di una parte dell’attuale maggioranza che sostiene l’esecutivo. Come ha ricordato l’ad De Siervo, “il passaggio dalla vendita triennale a quella quinquennale rappresenta una svolta epocale“.