La posta in palio e la sfida imprevedibile, nonostante il risultato: ecco come arrivato le milanesi all’Euroderby
Nella semifinale d’andata non c’è stata storia storia: l’Inter la scorsa settimana si è imposto per 2-0 in casa del Milan, con le reti di Dzeko e Calhanoglu arrivate ad inizio gara (8 e 11′). Al di là del risultato, ciò che aveva stupito era la mancanza di reazione dei rossoneri, che hanno incassato i gol senza dare la sensazione di poter fare niente per ribaltare il risultato. Soprattutto alla luce di questo è necessaria una reazione e Pioli ed i suoi stasera vorranno cambiare le sorti del match.
Degna di nota, tra le fila milaniste, l’assenza di Rafael Leao, giocatore ormai fondamentale per il Diavolo. Stasera tornerà in campo da primo minuto, dopo aver svolto ieri l’intera seduta di rifinitura in campo con i compagni. Sarà lui l’armai in più su cui punterà il Milan, che senza il portoghese ha fatto fatica anche in campionato e ora rischia di non riuscire ad ottenere uno dei primi quattro posti validi per la Champions del prossimo anno.
Questa sera la gara non si giocherà soltanto in campo: oltre al terreno di gioco, l’emozione è tangibile anche sugli spalti. E’ un Euroderby e come tale avrà il pubblico delle grandi occasioni, soprattutto perché in ballo c’è il pass per la finale di Champions League. L’Inter vuole proseguire il suo percorso, che in questo momento è netto: gli alti e bassi di un tempo sembrano essere un ricordo lontano per Inzaghi ed i suoi che anche in campionato hanno recuperato molti punti. Il Milan, dal canto suo, sogna di rimonta. Il 2-0 dell’andata in favore dei nerazzurri dà sì a loro un piccolo vantaggio, ma non smorza del tutto le speranze dei cugini.
L’Inter ora è una squadra difficile da affrontare per chiunque e in questo finale di stagione intenso per le milanesi, la condizione anche mentale dei nerazzurri potrà essere determinante e dare loro un vantaggio in più. Pensando invece al campo, sono tanti gli scontri chiave del match soprattutto perché tante sono le personalità di spessore: da Leao a Giroud, passando per Lukaku e Lautaro, senza dimenticare Dzeko autore di un gol-prodezza all’andata. Interessante il confronto tra tra Sandro Tonali e Nicolò Barella a centrocampo, così come quello tra Hakan Calhanoglu (in vantaggio su Brozovic) e Ismael Bennacer. Degna di nota anche la battaglia sulla fascia con Davide Calabria e Federico Dimarco protagonisti.
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