Gundogan alla vigilia del match che contrappone il Manchester City al Real Madrid indica la luna con il dito: “Vogliamo il triplete e…”
Se qualcuno tre o quattro mesi fa avesse detto che a 180 minuti dalla fine i Citizens sarebbero stati ad un passo dal vincere matematicamente la Premier League, lo avremmo preso per pazzo. Eppure l’Arsenal, dall’altro del suo esser assolutamente capolista, si è ridimensionato rapidamente, collezionando magre figure giornata dopo giornata e consegnando, di fatto, il campionato agli azzurri.
Ultimo, ma non per importanza, l’umiliante K.O. del week-end appena passato, quando i Gunners hanno perso 0-3 contro il bellissimo Brighton del miracoloso De Zerbi.
Nel frattempo la compagine di Guardiola ha iniziato ad inanellare risultati positivi che, spesso, nel girone d’andata, erano mancati, fino ad arrivare a maturare un +4 sui rossi di Londra, nonostante abbiano giocato una gara in meno.
Quest’estate il centrocampista tedesco sembrava aver finito la sua avventura all’Etihad: i più parlavano di una sua imminente partenza a parametro zero, ma così non è stato, e anzi, il calciatore ex Borussia Dortmund è diventato preso cruciale del sistema tattico di Pep nonostante i 32 anni d’età: il tecnico catalano lo ha messo in campo la bellezza di 47 volte e lui lo ha ripagato con un’annata che rischia di chiudersi con una formidabile doppia-doppia in gol e assist.
Giocatore preziosissimo per i Citizens, che intanto in Champions League hanno dominato il girone, passando da primi, subendo solamente due reti, per poi demolire il Lipsia grazie al 7-0 di Manchester e quindi il Bayern, ipotecando la qualificazione all’andata con un secco 3-0.
Adesso è il turno del Real Madrid: le merengues sulla carta sono l’avversario più insidioso che hanno affrontato finora e il primo atto si è concluso in parità; solo due vittorie dividono Guardiola dalla coppa dalle grandi orecchie.
Ma non solo, perché resta ancora in gioco anche la FA Cup dove, se dovessero vincere la Coppa, avrebbero fatto uno dei percorsi più difficili della storia: eliminato il Chelsea al primo turno con un perentorio 4-0, di seguito hanno escluso anche l’Arsenal con il risultato di 1-0.
Quindi battuto il Bristol 0-3, il Burnley 6-0 e lo Sheffield 3-0. La finalissima del 3 giugno a Londra li opporrà ai Red Devils, i cugini, odiati rivali.
Proprio Gundogan ha parlato del finale di stagione dei suoi al Daily Mail, dicendo: “Non è importante chi gioca, è il gruppo e il supporto che ci diamo uno con l’altro che contano. Dobbiamo essere concentrati su quello che dobbiamo fare nel modo migliore possibile e così possiamo avere molto successo”.
Ha continuato, quindi: “Se teniamo lo spirito giusto, potrebbe esserci una fantastica conclusione per la stagione. Si tratta di tenere il gruppo calmo e non essere troppo eccitati. Giochiamo una gara ogni 3-4 giorni, quindi non c’è tanto tempo per recuperare. Dobbiamo cercare di sfruttare al massimo le giornate di riposo. Sappiamo che nelle ultima gare avremo bisogno di ogni singolo giocatore”.
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