Milan, si decide tutto nelle prossime quattro gare: nessuna opzione è esclusa dalla proprietà, rischiano anche tecnico e dirigenti
Se l’Inter ora ride, dopo la vittoria nell’andata della semifinale di Champions League e la striscia di successi consecutivi in campionato, l’altra metà di Milano piange decisamente. In casa rossonera, infatti, il momento è davvero complicato.
La sconfitta in Champions, quella in campionato contro lo Spezia che ha fatto sprofondare la squadra a quattro lunghezze dal quarto posto, ultimo utile per poter prendere parte alla prossima edizione della manifestazione. La squadra non sembra in un gran momento di forma, alcuni dei calciatori chiave stanno attraversando un momento di difficoltà o addirittura alle prese con infortuni, vedi Leao.
Ed al contempo le seconde linee hanno fin qui deluso, a certificare come il mercato estivo – da Origi e De Ketelaere – non abbia dato le risorse tecniche e qualitative aggiuntive per Stefano Pioli. Ed ora, per il tecnico e la squadra, il finale di stagione sarà determinante anche per il futuro della squadra.
Il Milan rischia tutto o niente, dal vincere la Champions League e qualificarsi per la prossima edizione fino all’eliminazione per mano dell’Inter e la mancata partecipazione alla prossima edizione. Questo, lo scenario peggiore possibile, sarebbe quasi un dramma sportivo per i rossoneri, costretti a rivedere al ribasso i piani per il futuro.
Tra le ipotesi c’è anche quella meno “drammatica” che consiste nella partecipazione alla prossima edizione della Champions, considerata anche la probabile penalizzazione ai danni della Juve, al momento seconda. E’ l’ipotesi possibile che vedrebbe il Milan poter continuare il progetto aperto nel 2019 pur con qualche cambio sostanziale nella rosa, considerato come molti calciatori dell’attuale sono in partenza.
Non verrebbe modificata, però, la parte tecnica e dirigenziale della squadra; ergo, Pioli al pari di Maldini e Massara resterebbero al loro posto per dare una continuità al progetto senza ulteriori scossoni. Diversa, invece, la situazione se il Milan non dovesse centrare nemmeno la qualificazione alla prossima Champions.
Nonostante Pioli abbia un contratto fino al 2025 e sia stimato in società, infatti, Cardinale e la proprietà RedBird poterbbe decidere di dare un vero e proprio scossone all’ambiente, cambiando guida tecnica. Al contempo, anche le posizioni di Maldini e Massara sarebbero in bilico, anche perché il mercato estivo non ha certo portato benefici ai rossoneri. Quattro partite, poco meno di un mese che decideranno il futuro del Milan.
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