Quanto merito ha avuto Ibrahimovic nelle ultime stagioni del Milan? Qual è il futuro di Pioli? L’analisi viene fatta in diretta.
Il Milan nella gara contro i nerazzurri di domani si giocherà la stagione. Poi, comunque vada, la testa sarà sul rush finale di campionato che, dopo le ultime tre gare, decreterà chi il prossimo anno farà la Champions League.
Il club rossonero, reduce dal KO di La Spezia, deve adesso pensare a vincerle tutte, augurandosi piuttosto che sia la Lazio a non fare filotto e, anzi, a perdere almeno cinque dei nove punti per strada.
Il campionato della compagine di Pioli è stata altalenante e, ad oggi, i 10 pareggi fatti e le 8 sconfitte totalizzate non possono dare un bilancio positivo per quanto concerne la Serie A. Diverso il discorso in Europa, dove i rossoneri sognano la rimonta ai cugini per accedere alla finale di Istanbul.
Ibra protagonista? L’analisi in diretta
Gli up & down del Milan arrivano soprattutto per la necessità di dover alternare a degli ottimi titolari, alcune riserve che non si sono dimostrare spesso all’altezza della situazione.
In difesa la rotazione dei quattro centrali è andata molto bene, ma fra i pali, ad esempio, l’assenza di Maignan si è fatta sentire troppo. Inoltre l’assenza di un vice Calabria, con Florenzi spesso KO e Sergino Dest non all’altezza, ha spesso portato alla costrizione di dover adattare Kalulu a terzino, rinunciando però alla spinta sulla corsia laterale.
Quindi la punta: Oliver Giroud è stato l’eroe dell’ultimo scudetto ed è tutt’ora il trascinatore della squadra lombarda, ma a settembre compirà 37 anni e non gli si può chiedere di giocare cinquanta partite.
Per farlo rifiatare era stato preso Origi, ma il belga fra un infortunio alla coscia, un’infiammazione e un affaticamento muscolare, non è mai stato una reale alternativa. E’ partito titolare dieci volte, segnando a malapena due reti in tutto il campionato, entrambe inutili ai fini del risultato, fra l’altro.
Il terzo nome doveva essere Ibrahimovic: lo svedese, però, arrivato a 41 anni, sembra non averne più e il suo contratto, che scade questo giugno, dovrebbe simboleggiare l’ultimo mese al servizio del diavolo.
Quest’anno ha disputato una sola partita da titolare, andando in rete, poi fra l’operazione al ginocchio, un problema alla coscia e un infortunio al polpaccio ha saltato ben 44 gare.
Non la pensa, però, allo stesso modo il direttore di Radio RAI 1 Andrea Vianello, intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it su TvPlay: “Ibra è stato decisivo per la rinascita: è mancato soprattutto per quello che ha dato alla squadra. Dopo Bergamo è stato l’artefice dell’ascesa del Milan, ha un carisma ed una voglia e sicurezza di vincere che gli altri non hanno”.
Ha anche detto la sua sul futuro di Pioli: “Il Milan ha dei black out, ma perdere Pioli significherebbe ripartire da zero e non sarebbe una buona idea”.