Djokovic, finalmente la verità: “Io no-Vax? Ecco come stanno le cose”. Il fuoriclasse serbo numero uno del tennis mondiale racconta la sua verità
E’ considerato insieme a Roger Federer e Rafael Nadal il terzo miglior tennista di tutti i tempi. Almeno stando ai numeri, non c’è molto di cui discutere. Novak Djokovic ha conquistato finora 22 titoli del Grande Slam, proprio come il campione maiorchino e uno in più del fuoriclasse svizzero. Ma negli ultimi anni la carriera del formidabile campione serbo è stata condizionata dall’esplosione della pandemia da Covid-19 e le relative restrizioni introdotte da molti paesi del mondo. I principali eventi sportivi sono stati cancellati e in seguito alcune nazioni, come ad esempio gli Stati Uniti, hanno concesso di prendere parte ai propri tornei solo agli atleti che avevano accettato di aderire alla campagna vaccinale.
E proprio Djokovic ha subito le conseguenze di tali durissimi provvedimenti. Al fuoriclasse serbo, che non ha aderito alla campagna vaccinale, è stato impedito di partecipare alla scorsa edizione degli Australian Open e a tutti i tornei più importanti che si sono disputati negli Stati Uniti. Un problema non di poco conto per Djokovic che senza poter giocare non è stato in grado di difendere la propria posizione nel Ranking Atp dagli assalti dei suoi rivali, vecchi e nuovi che fossero. Ora però sia il Nord America che l’Australia hanno cancellato le restrizioni anti-Covid e il serbo può finalmente tornare in campo anche Oltreoceano.
In questi giorni Djokovic è a Roma per disputare gli Internazionali d’Italia e per l’occasione ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera. Una lunga chiacchierata in cui si è toccato anche il tema del Covid e della sua posizione in merito ai vaccini: “Si è equivocato, io non sono no vax e non ho mai detto in vita mia di esserlo. Non sono neppure pro vax. Sono pro choice: difendo la libertà di scelta. È un diritto fondamentale dell’uomo la libertà di decidere che cose inoculare nel proprio corpo e cosa no. L’ho spiegato una volta alla Bbc, al ritorno dall’Australia, ma hanno eliminato molte frasi, quelle che non facevano comodo. Così non ho mai più parlato di questa storia”.
Il chiarimento di Djokovic sgombra una volta per tutte il campo da illazioni azzardate e critiche eccessive. Ora che la pandemia e tutto ciò che ne consegue sono alle spalle, Nole può tornare a fare quello che più gli piace senza alcuna limitazione.
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