Messi, è finita con il PSG: il centravanti argentino è sempre più fuori dalle gerarchie, cos’è successo contro l’Ajaccio.
Messi al capolinea. È finita con il PSG: i rapporti tra giocatore e club sono ai minimi termini. È stato accolto come un re, rischia di andare via come l’ultimo degli ultimi: la colpa è di un viaggio. Uno di troppo in Arabia Saudita, senza il permesso della società: la Pulce si giustifica dicendo che era per motivi di lavoro. Chi gli dà lo stipendio, cioè il club, non la prende benissimo. I rapporti sono logori nonostante le scuse in pubblica piazza.
Un video social sa di lacrime di coccodrillo postume: la società dice basta. L’unica soluzione è che a giugno ognuno vada per la sua strada. Fino ad allora tutto normale, o quasi: Messi entra e Parco dei Principi diventa una bolgia. Non più applausi, ma fischi ininterrotti. Messi ha esagerato e il pubblico non lo perdona: vive tutto questo come una mancanza di rispetto. Non c’è più niente da fare. Ormai la Pulga viene considerato come un avversario.
Messi-PSG, niente da fare: rottura anche con i tifosi, bolgia di fischi per l’ex Barça
Anzi, molto peggio: un negligente. Colui che mette gli interessi personali di fronte alla squadra. È troppo. Lo strappo non si risana. Ora il futuro di Messi è in Arabia Saudita: almeno non dovrà fare viaggi. Si trova già sul posto. Pagato una fortuna con la sola richiesta di dare spettacolo: la sua permanenza in Europa, prima di cambiare aria, poteva finire meglio. Rincontrerà Ronaldo: una rivalità che è finita in un altrove che fa gola a tutti per i soldi, ma piace a pochi perché non è visto come si vorrebbe.
Non c’è più nulla che possa rimettere a posto le cose se non fare le valigie: Messi ha sbagliato e gli errori si pagano a caro prezzo. Anche se di mestiere fai l’alieno. Proprio per questo certi atteggiamenti sono da altro pianeta: il rispetto sempre secondo il PSG che non può e non vuole farsi passare la mosca al naso – anzi: la Pulce – perchè altrimenti diventa un’abitudine. Lo stesso per cui sta pagando Neymar: troppa leggerezza. A fine anno anche lui andrà via. Quando la consapevolezza supera il talento, non sempre ci si trova.