Il futuro del portoghese tiene in ansia i tifosi giallorossi ma ora l’allenatore ha un’unica priorità: la situazione
Josè Mourinho ha riportato entusiasmo nell’ambiente giallorosso e soprattutto trofei, che mancavano alla bacheca della Roma da oltre 10 anni. E’ infatti andata ai romanisti, lo scorso anno, la prima edizione della Conference League, coppa che seppur poco blasonata in casa Roma hanno festeggiato in stile Champions visto che un trofeo mancava da diverso tempo. Ma oltre ai risultati, Mourinho ha creato un vero legame con i sostenitori romanisti, i quali infatti sono sempre più al suo fianco, anche dopo le sconfitte.
D’altronde che il portoghese sia un grande comunicatore non lo scopriamo di certo oggi e con le sue parole è riuscito a stregare letteralmente il pubblico giallorosso. Praticamente lo Special One nella Capitale è osannato, nonostante i ko pesanti, tipo quelli con la Cremonese. E, sulla base di questo, i tifosi hanno paura che l’allenatore possa salutare già a fine stagione; questo vorrebbe dire interrompere la crescita che con lui si sta iniziando a vedere e tornare in balia di un altro tecnico che con molta probabilità sarà meno amato dell’ex Inter.
Mou pensa al Bayer
Ieri Josè Mourinho ha ricevuto un’importante visita. Stando a quanto riporta La Gazzetta dello Sport, Hugo Valdir e Luis Correia, due storici collaboratori di Jorge Merdes, sono andati a trovarlo. L’incontro confermerebbe il fatto che l’allenatore si sta guardando intorno, nonostante un altro anno di contratto con il club giallorosso. I primi segnali erano già arrivati in estate, quando il suo nome era stato accostato al Chelsea, ma anche al West Ham e al Newcastle. Sarebbe andato volentieri in casa saudita e da tempo è rimbalzata anche l’indiscrezione che l’AI-Hali, dopo l’ingaggio di Cristiano Ronaldo, abbia pensato proprio a lui per mettere a proprio agio la stella di Fuchal, così come un interessamento della nazionale saudita.
Da aggiungere a questo il feeling tra Mourinho e Florentino Perez, nonostante il Real continui a collezionare successi con Ancelotti. Infine c’è il Psg; al Parco dei Principi la lingua portoghese è davvero di casa. Il d.t. Luis Campos ha portato Galtier, ma tutti invocano un uomo forte. E José è da sempre il suo preferito.
Ad ogni modo ora l’allenatore pensa a concludere bene la stagione e prima di fare tutte le valutazioni del caso si concentra sul ritorno della semifinale di Europa League, da giocare giovedì in casa del Bayer Leverkusen.
