La Fiorentina subisce la rimonta in casa contro il Basilea, ma non è ancora tutto perduto: Emiliano Viviano, portiere del Karagümrük, è sicuro che la Viola può rifarsi.
In occasione della sconfitta contro il Basilea, TvPlay ha raccolto le sensazioni di Emiliano Viviano, ex portiere della Fiorentina, nonché tifoso della Viola. L’attuale estremo difensore della squadra di Andrea Pirlo è piuttosto ottimista sul passaggio del turno, e quindi sull’accesso in finale del club di Italiano. Il suo commento sul caso Jovic-Terzic e su Cabral.
Fiorentina imprecisa sotto porta: cosa deve fare Italiano per migliorare questo problema?
Credo che il mister abbia fatto già molto quest’anno sotto questo punto di vista. La Fiorentina ha iniziato con questo problema, poi le cose sono cambiate. Credo che la partita contro il Basilea sia stato un “caso”: non ha giocato male, sicuramente meglio degli svizzeri. E’ tutto aperto per la gara di ritorno.
Ti aspetti qualche cambio tattico in vista del ritorno, considerando che il Basilea dovrà difendere il vantaggio?
La Fiorentina sono due anni che gioca nella stessa maniera, non mi aspetto cambi di modulo. Invece, per quanto riguarda gli interpreti, Italiano non usa mai gli stessi cambierà sicuramente formazione. Castrovilli e Brekalo? Vedremo, c’è anche Saponara che non è stato utilizzato dal primo minuto.
Fiorentina, Viviano sul caso Jovic-Terzic contro Italiano: “Se ho qualcosa da dire, lo dico in faccia”
Sul caso Jovic-Terzic, come pensi che un allenatore debba affrontare queste situazioni, dato che tu di spogliatoi nei hai visti abbastanza?
Queste cose non mi piacciono. Se devo dire qualcosa all’allenatore, glielo dico in faccia. E’ una cosa da risolvere dentro lo spogliatoio. Così si rischia di mancare di rispetto anche ai calciatori che giocano al proprio posto.
Come lo vedi Jovic titolare contro l’Udinese?
Io preferisco Cabral, mi piace di più.
C’è la possibilità di ribaltare il punteggio contro il Basilea?
Sono ottimista, la Fiorentina ha giocato i primi novanta minuti, ma fortunatamente si gioca sui 180 minuti. La squadra ha tutte le qualità per andare in Svizzera e vincere.
Come valuti questa stagione, se la Fiorentina non dovesse centrare la finale di Conference?
Ci sono state alcune difficoltà all’inizio a gestire i tre impegni, ma ha raggiunto la finale di Coppa Italia, la semifinale di Conference e in campionato non è stata disastrosa. La reputo una stagione molto positiva.
Rosa lunga, organico importante, ma c’è un gap da diminuire con le altre che fanno l’Europa
Commisso ha fatto tanto, ma adesso c’è l’ultimo step da fare: i giocatori sono ottimi, la rosa è buona, ma quello che la differenzia dalla Roma e dalla Lazio è la presenza di 3-4 giocatori di livello superiore. La Fiorentina è un progetto partito da lontano, c’è stato anche qualche errore, ma da quest’estate sarà più facile per tutti perché la base è buona.