A quattro partite dal termine della Serie A il campionato per il Torino si più dire concluso. I granata hanno conquistato la salvezza e gli otto punti dall’Europa non la escludono matematicamente dalle coppe ma rendono l’impresa impossibile. Ne abbiamo parlato con Mario Giordano.
Il giornalista, dal 2018 alla guida di Fuori dal Coro su Rete 4, è notoriamente un grande tifoso granata. Abbiamo deciso dunque di cercare di fare un punto della situazione per la stagione della squadra di Ivan Juric tracciando le sue impressioni.
Come giudica la stagione del Torino e che risposte hanno dato i granata alle sue aspettative?
“Diciamo che la giudico sufficiente. Avrei sperato qualcosa di più”
Da cosa deve ripartire il Toro l’anno prossimo per poter competere con le squadre che lottano per la zona Europa?
“Deve partire da un mercato un po’ più ambizioso e da una panchina un po’ più lunga. Spesso secondo me siamo crollati nella parte finale della gara perché non avevamo sostituzioni all’altezza”
Come considera la stagione di Ivan Juric? Pensa che potrà rimanere a lungo a Torino?
“La stagione di Juric è buona anche se non mi è piaciuto quando ha criticato i tifosi. Se rimane è bene, perché è un bravo allenatore. Ma il Toro è il Toro, con o senza Juric. E lui non è l’unico bravo allenatore…”
Pietro Pellegri era partito a Genoa come un potenziale crack, cosa gli è mancato in questi anni e cosa deve fare per prendersi la maglia della nazionale?
“Mi pare che sia tutto un problema fisico. Non conosco da vicino la situazione, quindi non so esprimermi. Il ragazzo ha lasciato intravvedere qualche buona dote, un certo temperamento. Ma finora praticamente non è riuscito a esprimersi…”
Singo è un calciatore cercato da diverse squadre anche importanti, ma nel Torino non è titolare inamovibile. Cosa pensa del laterale?
“Grandi doti, ma non deve sedersi sugli allori. Avevo l’impressione potesse fare di più”
Come si può migliorare questa squadra sul calciomercato?
“Intanto dipende da quanti giocatori andranno via. Se restano tutti servono almeno quattro giocatori forti: una punta (da alternare a Sanabria), un trequartista, un centrocampista e un laterale sinistro. Oltre a questi, se va via qualcuno va sostituito…”