Il presunto rigore negato alla Juve col Siviglia per un fallo su Rabiot ha scatenato la rabbia del fratello: la dura polemica contro il VAR.
La Juventus è riuscita a limitare i danni contro il Siviglia, acciuffando il pareggio all’ultimo nella semifinale d’andata di Europa League. Il gol di Gatti ha tenuto aperta la qualificazione per i bianconeri che hanno protestato per l’arbitraggio ricevuto all’Allianz Stadium. In particolare per il presunto rigore negato ai danni di Rabiot che da casa ha mandato su tutte le furie anche suo fratello.
Nel finale la Juve è riuscita a segnare l’1-1 contro il Siviglia che però sarebbe potuto arrivare già da qualche minuto. Al minuto 87 infatti i bianconeri hanno reclamato un rigore per un contatto molto dubbio in area tra Badé e Rabiot. Il difensore degli andalusi ha colpito il pallone ma anche preso la gamba del centrocampista francese lasciandogli i segni dei tacchetti.
Juve-Siviglia, lo sfogo del fratello di Rabiot: che offesa
In campo la Juve ha protestato vibratamente per il mancato penalty concesso dall’arbitro Siebert. La cosa che ha fatto più scalpore però è che il fischietto tedesco non è nemmeno andato al VAR a rivedere le immagini. Un errore da condividere con i suoi assistenti che scorrettamente non l’hanno richiamato all’on field review per visionare il monitor a bordocampo.
I tifosi bianconeri ancora non si capacitano della mancata assegnazione del rigore per l’intervento scomposto su Rabiot. Un caso da moviola che, a qualche ore di distanza dall’accaduto, ha scatenato la rabbia anche del fratello del centrocampista francese. Nello specifico, attraverso il suo profilo Instagram, si è lasciato andare a un durissimo commento contro la squadra arbitrale.
Un messaggio di forte protesta con toni molto aggressivi e un paragone che fa capire chiaramente il suo stato d’animo: “Lasciare il VAR in mano a degli incompetenti è come dare degli occhiali da vista ad una persona non vedente”. Non è la prima volta che James Rabiot prende le difese del giocatore della Juve commentando in modo molto polemico alcuni episodi della sua carriera.
