Aurelio De Laurentiis senza freni: il presidente ha svelato i piani per il prossimo mercato. Nessuna cessione e due obiettivi individuati
Istrionico e rivoluzionario, senza filtri tantomeno peli sulla lingua. Aurelio De Laurentiis è fresco di scudetto, conquistato senza mai deragliare dal suo progetto, di una società sana e senza debiti, con il bilancio da privilegiare sopra ogni cosa. E così, con un modello di club virtuoso, si è tolto la soddisfazione di conquistare il tricolore, di riportarlo a Napoli dopo 33 anni.
Vulcanico come pochi, con una cultura dell’imprenditoria molto made in USA, avendo trascorso gran parte della sua vita a Los Angeles, al quotidiano “La Repubblica” ha raccontato della sua idea di calcio, rivoluzionando il calendario. “Si potrebbe giocare da aprile fino ad ottobre, sette mesi di stagione in cui disputare campionati e coppe, sia nazionali che europee; è una necessità, per non giocare sotto la grandine, la neve e la pioggia d’inverno. Da novembre a marzo, poi, c’è tempo per far giocare i calciatori in nazionale, per farli riposare ed organizzare i ritiri“.
Non è mancato, poi, un attacco agli organisimi europeo e mondiale del football. “Sono assenti Fifa ed Uefa per egoismo ed egocentrismo, perché nel mese di gennaio mi devo privare dei calciatori africani a causa della Coppa d’Africa?“. Un tema, questo, molto caro al patron, una delle sue tante battaglie.
Prioritaria anche la questione stadio. “Sono obsoleti, a Napoli e Roma c’è la pista di atletica, le gare si vedono male. E’ un grande problema” ha sottolinato De Laurentiis che, nelle sue idee, vede un impianto adatto per le famiglie e da vivere 365 giorni l’anno, celebrando addirittura prime comunioni e matrimoni.
Aurelio De Laurentiis, naturalmente, ha anche affrontato il tema Napoli. Nel dettaglio ha raccontato il suo rapporto con Spalletti ed il suo approccio al tecnico. “Già da quando allenava in Russia in più di un’occasione l’ho contattato per il Napoli. Sono andato a trovarlo a Milano, nel suo appartamento, e gli ho chiesto di tenersi pronto se avessi esonerato Gattuso. Lui mi ha promesso che sarebbe arrivato in estate e così è stato, anche perché poi con Gattuso ho proseguito fino a fine stagione“.
E lo scudetto è finalmente arrivato, anche grazie ad una rivoluzione estiva. “Mi sono liberato finalmente di quei calciatori che vedevo demotivati, erano accadute con Ancelotti e Gattuso situazioni che non mi avevano convinto. Kvaratskhelia lo avevamo individuato da tre anni ma c’era il Covid, costava troppo e noi avevano perso 258 milioni. Poi il cambio di procuratore e la bravura di Giuntoli di acquistarlo per 11 milioni. E poi Osimhen, che nelle scorse stagioni ha avuto infortuni ed ora ha recuperato“.
De Laurentiis ha anche svelato i suoi piani per il mercato. “Negli Stati Uniti ci sono grandi calciatori che si mettono in mostra con la loro selezione, mi piacerebbe avere un calciatore americano ma anche un giapponese visto lo sviluppo del calcio italiano italiano in Oriente. Si devono considerare nuove entrate e poi ho già un coreano” ha sostenuto, prima di lanciare una sorta di grido di annuncio che renderà felici tutti i tifosi. “Non vorrei cedere nessuno“.
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