A breve cominceranno i Mondiali di calcio femminile, ecco l’offerta formulata dalle televisioni italiane per l’acquisizione dell’evento
Il calcio femminile è un fenomeno che sta prendendo sempre più piede, anche in Italia. Numerose infatti le bambine che si sono avvicinate a questo sport negli ultimi anni. Complice anche il fatto che la Serie A femminile è sempre più protagonista in Europa, la risposta delle giovani atlete è piuttosto positiva. Nonostante questo però il divario con la maschile rimane sempre troppo e questo è un dato che crea dibattito da sempre.
La prossima estate, precisamente dal 20 luglio al 20 agosto, si disputeranno i Mondiali di calcio femminile in Australia e Nuova Zelanda. L’Italia si è qualificata per la seconda edizione consecutiva della Coppa del Mondo ed è inserita nel Gruppo G insieme a Svezia, Sudafrica e Argentina. L’evento è chiaramente sentito ed in questi giorni tiene banco la questione legata ai diritti tv, con molti Paesi che non hanno presentato offerte congrue. Ad oggi la FIFA non ha trovato l’accordo per la cessione dei diritti audiovisivi con Italia, Francia, Germania, Inghilterra e Spagna.
A proposito della mancata copertura televisiva per la FIFA Women’s World Cup, il presidente Gianni Infantino nei giorni scorsi si è espresso duramente: “Le emittenti paghino un prezzo equo per i diritti mediatici della Coppa del mondo femminile 2023. La Federazione mondiale ha fatto la sua parte, portando il montepremi a 152 milioni di dollari, triplicando l’importo pagato nel 2019 e dieci volte di più rispetto al 2015. Tuttavia, le offerte delle emittenti, principalmente nei paesi europei ‘Big 5’, sono ancora molto deludenti e semplicemente non accettabili, soprattutto considerando che il 100% di tutte le quote per i diritti pagate andrebbe direttamente nel calcio femminile, nella nostra scelta di promuovere azioni verso la parità di condizioni e retribuzione”.
Stando a quanto riporta L Football l’offerta formulata dalle televisioni italiane sarebbe la più bassa tra quelle dei cinque principali paesi europei e si aggirerebbe intorno ad 1 milione di euro a fronte dei 10 milioni chiesti dalla FIFA. L’Inghilterra ha offerto non meno di 8 milioni di euro, mentre la Germania 5 milioni.
E’ italiana quindi l’offerta più bassa, anche per via del fuso orario che sicuramente non aiuta ed il rischio del flop è alto. Intanto Infantino ha minacciato il blackout dell’evento nei Paesi in cui non si raggiungerà un accordo.
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