Barcellona, ancora guai: arriva la stangata dall’agenzia delle entrate. Ecco i motivi e il provvedimento nei confronti dei Blaugrana.
Il Barcellona non è nel suo miglior momento e non si parla di campo: l’eliminazione ai gironi di Champions per il secondo anno consecutivo è solo la punta dell’iceberg che dalla lontana (ma nemmeno troppo) penisola italica scorgiamo.
Un problema che inizia con l’addio forzato di Lionel Messi, con LaLiga che non permette ai blaugrana di prolungare il contratto ma soprattutto che svela gli altarini legati ai problemi finanziari. E così, via di stadio affittato, problematiche finanziarie (che portano inoltre al caso-Gavi).
L’ultimo, ma tutt’altro che per importanza, era stato il caso-Negreira, con l’ex capo degli arbitri ad ammettere di aver ricevuto denaro in cambio di un qualche tipo di aiuto nei confronti della compagine della Catalogna.
Doccia fredda: ancora guai dalla Spagna
Dalla Spagna arriva una notizia che sa di altra acqua gelida sulla schiena nel momento della doccia: El Confidencial ha rivelato multa e scenari legati ad un’indagine che è stata aperta nel 2019 ma che dal 2015 monitora tutte le mosse irregolari commesse del club sotto il punto di vista contabile.
Il quotidiano parla di una discrepanza nel tesoro nella liquidazione delle ritenute dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, delle imposte sulla società e dell’IVA per svariati esercizi.
Viene quindi scritto: “Sugli atti si afferma che nessuna ritenuta è stata applicata alle indennità di risoluzione del contratto di Arda Turan, Alex Song, Edgar Ié e del dirigente Arno Trebesinger, incaricato del club a New York”.
Nelle indagini è anche finito un accordo fra la società sportiva e l’Audi, con quest’ultime pagate senza dichiararlo allo stato: i giocatori e i dirigenti potevano scegliere fra diversi modelli, ma alcuni sceglievano auto non previste nell’accordo. Di queste, non figurano tasse, spese e multe.
In aggiunta, il TFR di 41 dipendenti fra il 2015 e il 2018: anche qui la documentazione rileva dei problemi nei pagamenti.
Per questi motivi, l’Agenzia delle Entrate ha sanzionato il Barcellona con una multa pari a 15,7 milioni di euro.